Penn-Sorrentino, coppia da Oscar. Con “This Must Be The Place” il regista campano guarda oltreoceano e si propone per la corsa alla prestigiosa statuetta.
Stefania Seghetti
Dopo il successo ottenuto durante la passata edizione del Festival di Cannes, arriva finalmente in sala l’ultimo formidabile lavoro del regista Paolo Sorrentino, “This Must Be The Place“interpretato dal sensazionale Sean Penn. Un film “internazionale”, che vanta un cast d’oltreoceano (tra cui la splendida Frances McDormand) e che proietta i fatti narrati sul suolo d’America.
Ebreo cinquantenne, ex rockstar di successo ora in “pensione”, Cheyenne è un bambino imprigionato nei panni di un uomo. Benestante, annoiato e vestito come la celebrità che fu nei suoi anni di gloria (con tanto di rossetto, cerone e matita nera intorno agli occhi), l’uomo, alla morte del padre (con il quale aveva interrotto ogni rapporto da più di trent’anni) fa ritorno a New York. Qui, attraverso la lettura dei diari del genitore ne scopre il segreto: rintracciare l’aguzzino nazista che lo perseguitò durante la prigionia in campo di concentramento. Contro ogni logica, Cheyenne farà sua l’ossessione del padre e si spingerà in un viaggio attraverso gli Stati Uniti alla ricerca dell’ormai anziano criminale.
A scanso di equivoci va da subito detto che il film di Sorrentino non è una storia sull’Olocausto, che qui fa da sfondo e da motore d’azione per gli avvenimenti e, come dice lo stesso regista,”affonda le mani in quell’immane tragedia solo per squarci, per timide intuizioni o deduzioni”. Piuttosto“This Must Be The Place” è il ritratto di un personaggio memorabile, Cheyenne (uno strabiliante Sean Penn che recita in falsetto e dona al suo personaggio una molteplicità di sfumature tali da rendere la sua performance indimenticabile), “un uomo in bilico tra la noia prolungata e le avvisaglie della depressione, che poco a poco viene a conoscere qualcosa di piccolo su una storia enorme”.
In questo road-movie visivamente raffinato e con una colonna sonora firmata da David Byrne (che nel film ha anche un ruolo) tutto è perfetto e calibrato e nulla è scontato, così che il percorso del protagonista assoluto della storia lascia un segno nello spettatore e candida il film – così come è nelle intenzioni dei realizzatori – ad un successo internazionale, magari proiettandolo verso la corsa agli Oscar.
Scritto insieme allo sceneggiatore Umberto Contarello il film sarà in sala in 300 copie – distribuito da Medusa – a partire da venerdì 14 ottobre.
13 Ottobre 2011
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