Se il solito titolo di Kolòt non vi ha fatto troppo arrabbiare, potete inviarci la vostra opinione sull’ennesima polemica: Ma Giuliano Ferrara è veramente contro “l’abolizione della memoria” della Shoah (leggi qui)? La memoria è solo quella dei tanti musei che stanno costruendo? Le migliori risposte dopo il panettone (kasher).
Anna Foa
Nessuno sembra essersi accorto che un editoriale del Foglio di venerdì propone nientedimeno che di abolire la memoria della Shoah. Basta musei, memoriali, scrive l’articolo, e pensiamo non agli ebrei morti, ma a quelli vivi: cioè agli israeliani, che per Il Foglio e i suoi amici gli ebrei sono solo gli israeliani. La proposta è, direi, radicale, perché non si riferisce solo all’impegno dello Stato nelle opere di costruzione dei memoriali e dei musei, come già aveva fatto Brunetta, ma rimette proprio in discussione la necessità di ricordare, di fare storia, di ricostruire fatti ed eventi, di trasformarli in pietre d’inciampo dell’indifferenza e dell’ignoranza dei più.
E’ la prima volta, a quanto mi consta, a parte naturalmente il caso dei neonazisti o dei negazionisti, che una simile proposta di abolire la memoria viene avanzata. Ma forse non sarà l’ultima.
Storica
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