Il tesoriere patteggia gli spiccioli e si gode i soldi veri (all’epoca si parlò di un furto di diversi milioni di euro) con la condizionale. Nessun responsabile comunitario di allora, dai presidenti agli assessori, si è mai dimesso.
Un anno e otto mesi con la condizionale per Stefano Sergio Lainati, tesoriere della comunità ebraica di Milano che fece sparire un milione 691mila euro.
Truffa ai danni della comunità ebraica di Milano: il tesoriere infedele Stefano Sergio Lainati ha patteggiato un anno e otto mesi di reclusione con l’indotta sospensione condizionale. Lo scandalo emerse nel 2014, i reati perseguibili abbracciano il periodo che va dall’1 gennaio 2010 al 4 giugno 2013 e l’ammanco è stato calcolato in un milione 691mila euro. Il fiume di denaro era stato dirottato da Lainati dalle casse milanesi a La Spezia, dove l’uomo aveva attività imprenditoriali.
Il tesoriere era riuscito a stornare la somma attraverso artifici contabili, false copie di verbali di riunioni, falsificazioni delle firme dei soggetti autorizzati a gestire i conti correnti e della contabilità generale. I soldi finivano a società di cui era socio formal o di fatto, come una palestra a milano, due bed&breakfast ed una società immobiliare in Liguria.
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