“Barukh attà ba ir u barukh attà ba saddè barukh attà be voekha u barukh attà be zetekha – Benedetto sii tu nella città, benedetto sii tu nella campagna, benedetto sii tu nel tuo entrare e benedetto sii tu nel tuo uscire”. Così si concludono le berakhot, che il Signore invia al popolo quando esso si comporta secondo ciò che viene comandato dalla Torà.
Le berakhot precedono le kelalot-le maledizioni che vengono mandate nel caso in cui il popolo non segua le regole della Torà.
Leggendo ciò potremmo sostenere che il Signore Iddio si comporta come un semplice e banale esattore: se paghi bene, altrimenti verrai punito.
Leggendo però attentamente insieme ai commenti, ci accorgiamo che la cosa sia nel caso positivo che negativo, ha motivi ben più profondi.
La Torà dette delle regole fondamentali per l’esistenza degna e dignitosa sul Paese e riguardo i popoli che confinano con esso.
Sono regole severe e rigide, che debbono fare di un insieme di gente, un popolo e, nel nostro caso, il popolo di Israele che è guardato da tutti con circospezione.
Quando Bilam fu chiamato dal re Balak per maledire Israele, il Signore D-o nell’ ammonirlo disse a lui di non maledire il popolo,
“Ki barukh hu – Poichè è un popolo benedetto!”.
Shabbat Shalom.