La rassegna stampa ebraica dal mondo di Kolòt a cura di Ruth Migliara
Un’organizzazione per unire le differenze
La religione può guarire, ma al tempo stesso ferire. Molte sono le famiglie che vivono divisioni e contrasti dovuti alle differenze religiose pur all’interno di un ebraismo ortodosso. Talvolta i modi diversi di intendere la pratica religiosa ebraica sono alla base delle separazioni tra coniugi, dell’allontanamento di ragazzi diventati ortodossi da parte di famiglie moderate e, all’opposto, del disconoscimento di figli che hanno abbandonato, contro il volere dei genitori, la loro strada di chassidim.
Di sanare questi contrasti si occupa un’organizzazione – Welcome Home – nata recentemente per volere di Jonathan Dickens dopo aver visto numerosi amici vivere una di queste situazioni di tensione.
http://www.frumsatire.net/2011/02/15/have-religious-differences-torn-your-family-apart/
Make up precoce per bambine “mature”
Nel nuovo libro, “Cinderella Ate My Daughter: Dispatches From the Front Lines of the New Girlie-Girl Culture”, Peggy Orenste ci mostra nei dettagli l’accanimento con cui il mercato statunitense propone ai consumatori più giovani un modello culturale basato su esteriorità e bellezza fisica . Il problema nasce dalla sempre maggior diffusione di linee di makeup e prodotti cosmetici per bambine in età preadolescenziale.
A destare la polemica, è stata la recente entrata in commercio di geo Girl, una linea di trucchi e cosmetici destinata a una fascia tra gli 8 e i 12 anni. Quel che è grave è che il marchio viene pubblicizzato anche per la sua efficacia contro le rughe, grazie alla presenza di antiossidanti.
http://www.tabletmag.com/life-and-religion/59439/little-ladies/
Un tallèd per ragazze in saldo da H&M
Yael Buechler è una ragazza di New York e studia per diventare rabbino (non ortodosso). Come altre sue coetanee ama lo shopping, ma l’ultima volta che si è recata nel grande negozio di H&M, una delle più amate firme giovanili, è tornata a casa con due tallitot.
Al costo di 35 dollari circa, il popolare rivenditore svedese offre infatti un poncho come pezzo forte dell’ultima collezione primaverile. Si tratta di un vero e proprio tallit con tanto di frange, quattro angoli e strisce. Tuttavia l’indumento è privo degli tzitzit, – l’insieme di stringhe in ogni angolo – che permetterebbero all’indumento di essere indossabile secondo la Halakhà.
http://www.thejewishweek.com/news/short_takes/upscale_tallit_rack
Studia Torà e porta la pace nel mondo
Importanti rabbini dal settore ultra-ortodosso lituano hanno offerto curiose interpretazioni per gli sconvolgimenti che stanno attraversando il Medio Oriente.
Rabbi Chaim Kanievsky, un leader lituano non convenzionale, ha interpretato i disordini come dimostrazioni divine per annunciare l’arrivo del Messia. Un altro rabbino, Michel Yehuda Lefkowitz, è certo che D-o stia causando tumulti allo scopo di insegnare qualcosa alle persone.
Rabbi Aharon Leib Steinman, il leader del settore lituano Ultra-ortodosso nel Bnei Brak, pensa che l’instabilità della regione sia dovuta all’atteggiamento sprezzante nei confronti dello studio della Torah. Si richiama in ciò a quanto disse rabbi El’azar: “Coloro che studiano accrescono la pace nel mondo”.
http://www.vosizneias.com/76964/2011/02/23/israel-rabbi-arab-unrest-signals-moshiachs-coming