La rassegna stampa ebraica dal mondo di Kolòt a cura di Ruth Migliara
Omosessualità e ortodossia: Sono conciliabili?
A due ore da New York, presso l’Isabella Freedman Retreat Center, si è svolto questo gennaio un singolare Shabbaton, organizzato dall’associazione Eshel. 100 uomini e 40 donne, ma tutti solo e rigorosamente gay.
Proprio la scorsa estate un gruppo di rabbini ortodossi pubblicava una “Dichiarazione sul ruolo comunitario degli ebrei con un orientamento omosessuale”, nel quale si affermava che tutti gli esseri umani dovrebbero essere trattati con rispetto e invitava ad accogliere a pieno titola nella Comunità gli ebrei omosessuali.
In quel mentre nasceva Eshel, un programma di collaborazione tra varie organizzazioni americane impegnate nel mondo ebraico gay ortodosso, tra cui JQY (Jewish Queer Youth), GLYDSA (Gay and Lesbian Yeshiva Day School Alumni), Tirtzah, Orthodykes e Nehirim.
http://www.thejewishweek.com/news/new_york/gay_orthodox_shabbaton_was_heaven
Nuove accuse per un ex gerarca nazista
Sandor Kepire è stato accusato di crimini di guerra dalla Procura di Budapest. L’uomo ungherese avrebbe causato l’eccidio di più di 1.200 ebrei durante l’Olocausto. Si presume inoltre sia stato uno dei responsabili del massacro di Novi Sad nel 1942.
L’uomo ha negato le accuse, ma è stato dichiarato colpevole di coinvolgimento in massacri in altre due occasioni precedenti. L’ultima in Argentina, dove emigrò dopo la guerra.
http://www.thejc.com/news/world-news/45227/most-wanted-nazi-war-criminal-kepiro-charged
Un esercito di proseliti sinceri?
Rav Haim Druckman ha difeso la validità halakhica delle conversioni effettuate in ambito militare dalla sua autorità in collaborazione con quella dell’esercito Israeliano. Durante un congresso tenutosi lunedì presso l’International Conference Center di Gerusalemme, alla presenza di oltre 400 autorità rabbiniche, ha appassionatamente difeso la sua posizione.
Rav Druckman ha risposto all’accusa secondo cui molti convertiti del IDF non manterrebbero a lungo termine uno stile di vita in osservanza delle mitzvot. “Non c’è nessun dato concreto a sostegno di ciò” ha affermato successivamente d’avanti ai reporters “e anche se ci fosse, questo non cambierebbe la validità delle conversioni, che sono infatti un’operazione unidirezionale ”
http://www.vosizneias.com/76270/2011/02/15/israel-rabbi-druckman-blasts-those-who-cast-doubts-on-states-conversions
Reformed americani a sostegno della patrilinearità dell’identità giudaica
Gli ebrei riformati americani considerano ebreo il figlio di un padre ebreo, anche se di madre non ebrea. Non avviene lo stesso nei movimenti reformed nel resto del mondo.Secondo l ‘Halakha tradizionale solo i nati da madre ebrea o formalmente convertiti al Giudaismo sono considerati ebrei a tutti gli effetti.
Oltre agli Stati Uniti, l’unico altro paese in cui un movimento riformato riconosce la discendenza patrilineare è l’Inghilterra: si tratta del movimento liberale guidato dal rabbino Andrew Goldstein.
Un dibatto sulla questione è stato al centro dell’ultima Conferenza biennale dell’ World Union for Progressive Judaism a San Francisco. Ogni comunità riformata mantiene la sua autonomia decisionale, per quanto le varie congregazioni possano avvalersi della risoluzione del 1983, secondo cui i figli di padri ebrei sono considerati comunque in “Sospetto di ebraicità”.Premessa che può tramutarsi in uno status sancito qualora vi siano altri elementi, come brit milà e bar mitzvà che testimonino un percorso di vita ebraico.
http://www.jta.org/news/article/2011/02/10/2742941/patrilineal-descent-still-hot-issue-for-reform-jews
Nuovi antisemitismi con vecchi slogan
Tunisi, Tunisia. Circola su internet il video della manifestazione islamica antisemita di venerdì, davanti alla grande sinagoga di Tunisi. I manifestanti hanno gridato slogan antisemiti. “O ebrei, l’esercito di Muhammad tornerà e ripeteremo la battaglia di Khaybar”. Così, i fanatici presenti hanno ricordato la vittoria del profeta sugli ebrei nel 628.