La rassegna stampa ebraica dal mondo di Kolòt a cura di Ruth Migliara
Cucina cinese per un Natale “ebraico”
New York. A Brooklyn è nato all’inizio di quest’anno Milen End, un ristorante specializzato in cucina ebraica canadese. Il successo è stato immediato con proposte che contaminano ricette tradizionali con ispirazioni gastronomiche moderne. La prossima curiosa iniziativa del locale sarà un pranzo di Natale per ebrei, rigorosamente kasher, ma dedicato alla cucina cinese. Un occasione, secondo gli organizzatori, non per dimenticare, ma anzi per ribadire l’identità ebraica in un mondo sempre più multietnico.
http://www.tabletmag.com/life-and-religion/53569/jewish-christmas/
Antisemitismo ad Hollywood
L’Attrice ebrea Winona Ryder riferisce al periodico GQ uno spiacevole episodio avvenuto 15 anni fa durante una festa di Hollywood. L’attore Mel Gibson la avvicinò ubriaco, sapendo presumibilmente che lei fosse ebrea, e le rivolse una battuta antisemita sull’Olocausto. Per anni nessuno avrebbe creduto al racconto della Ryder riguardo al riprovevole atteggiamento di Gibson, fino a quando l’attore non venne arrestato nel 2006 per guida in stato di ubriachezza.
Durante l’arresto, l’agente di polizia registrò infatti su nastro cuna serie di dichiarazioni offensive nei confronti degli ebrei, definiti da Gibson in quell’occasione “responsabili di tutte le guerre del mondo”.
http://www.thejc.com/news/world-news/42647/winona-ryder-reveals-mel-gibsons-antisemitic-jewish-joke
I peggiori insulti del 2010 agli ebrei
Il Simon Wiesental Center, un’organizzazione ebraica per la difesa dei diritti umani contro l’antisemitismo, ha stilato un elenco delle dieci peggiori dichiarazioni antisemite dell’anno. Si passa dal regista Oliver Stone, secondo cui Hitler sarebbe una facile scappatoia storica, a Helen Thomas, la novantenne ex decana dei corrispondenti alla Casa Bianca, che ha creato il gelo con una dichiarazione per cui gli Ebrei dovrebbero lasciare la Palestina e tornarsene “a casa” in Germania e in Polonia.
http://www.heebmagazine.com/the-relevance-of-irreverence/
Gite a Mea Shearim
Gerusalemme. Un turismo alternativo. Niente mare e montagna questa volta, ma gruppi di turisti ebrei in visita alle case di altri ebrei. E’ un progetto denominato “Yerushalyim Shel Ma’ala”, termine talmudico che significa “la Gerusalemme superiore”, in allusione a una città spirituale che unisca il popolo di Israele oltre le differenze e le difficoltà. Si tratta di tour di ebrei laici in visita ai quartieri più religiosi della città. La nuova iniziativa, essenzialmente Chabad, mira a rinnovare i legami tra gruppi che vivrebbero altrimenti un divario sempre più profondo. Si cerca di abbattere stereotipi e pregiudizi, privilegiando la verità del rapporto umano.
http://www.vosizneias.com/71136/2010/12/14/jerusalem-secular-jews-tour-a-foreign-culture-hareidi-jews
Continua la polemica attorno al divieto rabbinico di dare case ai non ebrei
Israele. Il movimento riformato israeliano ha presentato giovedì un’istanza alla Corte Suprema contro il rabbino capo di Zfat, Rabbi Shmuel Eliahu, per la sua decisione di aderire all’editto rabbinico che vieterebbe la vendita o la locazione di appartamenti nella città ad arabi israeliani. Nel frattempo Rabbi Haim Druckman ha spiegato le motivazioni alla base dell’opinione promossa da lui e da altri tra cui appunto il rabbino capo di Zfat. Druckman ha parlato in particolare di come abbia convinto Rabbi Eliahu a firmare la lettera sottolineandone “l’importanza connessa al non dare una mano ai nostri nemici a spingerci fuori dalle nostre case e città ” ma ha anche aggiunto che “se non ci sono reali rischi per la sicurezza, l’affitto e la vendita ad arabi sono possibili”.
http://www.vosizneias.com/71257/2010/12/16/israel-ok-to-rent-to-arabs-when-security-not-at-stake