La rassegna stampa ebraica dal mondo di Kolòt a cura di Ruth Migliara
Niente case ai non ebrei?
Gerusalemme. 39 rabbini hanno firmato la proposta di un editto rabbinico che vieterebbe la vendita o l’affitto di case a non-ebrei. Tuttavia il leader ultra-ortodosso Rabbi Aaron Leib Steinman si è rifiutato categoricamente di aderire all’iniziativa e di essene firmatario. L’autorevole rabbino 96enne ha definito la proposta di stampo marcatamente nazionalistico e contraria ad ogni modalità haredì. Altri rabbini sionisti vi si sono opposti e, tra questi, Rabbi Yehuda Gilad che ha definito la lettera dei rabbini, “una grave distorsione della Torah che contraddice la base morale umana.”
http://www.vosizneias.com/70666/2010/12/08/jerusalem-leading-charedi-rabbi-forbidding-rental-of-homes-to-arabs-a-disgrace
Il dovere di denunciare l’abuso su un minore
La mesirah è un concetto halakico che riguarda la delazione. Vi si può incorrerre quando si denuncia presso un autorità giudiziaria non ebraica il reato commesso da un ebreo per il quale la Torah prevederebbe una pena di minor severità rispetto a quella applicata dal governo sotto la cui giurisdizione cade.
Tuttavia in un articolo interessante, Rav Michael Brode, professore universitario di diritto e membro del Beth Din of America, sottolinea come non si incorra in tale problema qualora si denunci l’abuso su un minore commesso dal membro di una comunità ebraica. In questo caso, è tale la gravità dell’atto e l’urgenza di porvi rimedio, che chiunque ne venga a conoscenza è tenuto a rivolgersi a un autorità giudiziaria anche senza il previo consenso di un rabbino.
http://torahmusings.com/2010/12/reporting-abuse.html
Prosciutto di Chanukkà
Non sono cambiate le regole della Kashrut. Si tratta del grossolano errore del proprietario di un negozio di alimentari al Greenwich Villane. Il negoziante avrebbe voluto promuovere come delizia gastronomica, in occasione della festa ebraica di Chanukkà, del buon prosciutto di maiale.
Dopo aver visto le risate di troppi passanti e qualche madre che si allontanava dalla vetrina, coprendo gli occhi al figlio, il signor Calducci ha compreso di aver sbagliato qualcosa. Sono rimaste tuttavia le foto a testimonianza della bizzarra gaffe.
http://www.heebmagazine.com/hanukkah-ham/
Sempre più Ebrei in Israele
Il demografo Sergio Della Pergola della Hebrew University è tra gli autori di una relazione che analizza i cambiamenti nell’assetto demografico degli ebrei nel mondo. I dati offrono sicuramente motivi di pessimismo. Infatti, fatta eccezione per Israele, la fertilità degli ebrei in tutto il mondo continua ad essere bassa. Aumentano invece i matrimoni misti (oltre tre quinti dei matrimoni recenti è avvenuto con non ebrei).
Certo i sionisti possono vedere in Israele una luminosa eccezione: non solo è centro della civiltà ebraica, ma presenta negli ultimi anni la più alta concentrazione mondiale di ebrei. Non è un dato così ovvio, dato che, fino a qualche decennio fa, una metropoli come New York contava una fetta di popolazione ebraica più consistente di Tel Aviv.
http://www.jewishideasdaily.com/content/module/2010/12/1/main-feature/1/counting-jews
Le ricette magiche di Harry Potter
Philadelphia. Dinah Bucholz ha iniziato dieci anni fa ad appassionarsi alla saga di Harry Potter. Spinta dal marito e dai quattro figli, ha iniziato quindi a inventare ricette immaginarie legate alla scuola di magia del celebre maghetto di Hogwart.
Ne è nato un libro di originali squisitezze, che, dopo una serie di battaglie legali per i diritti, è stato pubblicato con grande gioia dei più piccoli.
http://www.thejewishweek.com/news/short_takes/hogwarts_kosher_chef
Anche Israele è stata una civiltà dell’arte visiva
Abbiamo sempre pensato che la civiltà ebraica fosse aniconica per eccellenza. Ogni esperienza artistica figurativa sembra condannata nei testi sacri, soprattutto nei tardi profeti, che dovettero difendere Israele dalle pericolose seduzioni delle culture pagane.
Tuttavia Viva Hammer, ripercorrendo in un articolo la storia del rapporto tra ebraismo e immagine, sembra offrirci una prospettiva differente, in cui Il popolo ebraico avrebbe cercato e inseguito anch’esso quel bello artistico attraverso cui esprimere la grandezza del creatore.
http://www.jpost.com/JewishWorld/Judaism/Article.aspx?id=197685