Per la cui chiusura lunedì ci sono stati scontri tra la comunità ebraica ultra-ortodossa e la polizia, con nove arresti
Lunedì a New York ci sono stati scontri tra la polizia e alcuni membri di una comunità ebraica chassidica (corrente ultra-ortodossa dell’ebraismo), dopo la scoperta di un tunnel sotterraneo non autorizzato scavato sotto una storica sinagoga di Brooklyn, uno dei distretti della città. La sinagoga è la sede principale del movimento ebraico chassidico Chabad-Lubavitch. Del tunnel non si sa quasi nulla: chi l’abbia scavato, quando e con quale obiettivo: gli scontri sono iniziati dopo l’arrivo di un gruppo di muratori inviati per chiuderne l’entrata. In tutto la polizia ha arrestato 9 persone della comunità ebraica.
La sinagoga in questione si trova al numero 770 di Eastern Parkway, nel quartiere Crown Heights: spesso indicata solo come “770”, è uno dei luoghi religiosi più importanti per la comunità ebraica, anche in quanto sede centrale del movimento Chabad-Lubavitch, che è molto diffuso in tutto il mondo.
Un’ipotesi sulla ragione del tunnel è che sia stato costruito da un gruppo di giovani estremisti del movimento convinti che l’espansione della sinagoga fosse un obiettivo richiesto dal leader del movimento, Menachem Mendel Schneerson, morto nel 1994 e considerato uno dei leader ebraici più influenti del 20esimo secolo. Secondo alcuni membri radicali del movimento Schneerson sarebbe in realtà il Messia, cioè la manifestazione in forma umana di Dio: nel movimento c’è anche chi crede che Schneerson non sia in realtà mai morto.
Il tunnel scoperto sotto la sinagoga collega l’edificio ad almeno una proprietà adiacente, e ha un’entrata anche per strada, sotto una grata. I video circolati finora mostrano un ingresso interno alla sinagoga, con una rampa di scale molto ripida che conduce a un sistema di gallerie e stanze piene di materiali edilizi, secchi, vestiti e altri oggetti, alcune delle quali ancora cosparse di terra e calcinacci. In un video si vede un’ulteriore galleria molto stretta e ancora più rudimentale iniziare da un buco scavato in un muro di una delle stanze.
Secondo la stampa ebraica locale il tunnel è stato scoperto lo scorso dicembre, anche se i leader del movimento non hanno voluto dire da quanto sapevano della sua esistenza: Motti Seligson, portavoce del movimento, ha definito lo scavo del tunnel un evento «profondamente doloroso per la comunità ebraica di tutto il mondo» e ha accusato un gruppo di «studenti estremisti» di averlo scavato.
Gli scontri di lunedì sono iniziati dopo il primo arresto. Dopo l’arrivo dei muratori sul posto un gruppo di frequentatori della sinagoga ha provato a intervenire per bloccare i lavori di chiusura dell’entrata del tunnel. La polizia è intervenuta nel pomeriggio, quando una parte del gruppo ha iniziato a sfondare una parete. Per diverse ore gli agenti hanno provato a convincere verbalmente i presenti a lasciare libera l’entrata del tunnel per permettere i lavori, per poi intervenire in modo più diretto, a fronte di vari rifiuti, coprendo l’entrata del tunnel con una tenda bianca ed entrando all’interno per arrestare le persone che vi si trovavano.
«Quando hanno portato fuori la prima persona si è scatenato il finimondo», ha detto ad Associated Press Baruch Dahan, uno studente frequentatore della sinagoga che ha filmato gli scontri. A quel punto alcuni dei presenti hanno iniziato a urlare, rovesciato tavoli e lanciato libri per la preghiera tutto attorno.
Le persone arrestate hanno tra i 19 e i 22 anni e sono accusate di vari reati che includono danneggiamento e intralcio dell’amministrazione pubblica, secondo quanto dichiarato dalla polizia. Nel frattempo la sinagoga è stata momentaneamente chiusa per questioni di sicurezza.