Lezione basata sul libro “ be’od mo’ed” di Uri Cherki
Ionatan Somekh – lezione dopo Minchà sabato pomeriggio
Yesha’ayahu 9, 6: “ לםרבה המשרה ולשלום אין קץ על כסא דוד” “se uno ha un governo forte, non c’è fine alla pace sul trono di Davide”.
Ghemarà e midrash (riassunto): perché la mem in mezzo alla parola ‘misrà’ è scritto con la mem chiusa che di solito sta a fine parola, soltanto? Ai tempi del re Chizqiyahu ( Ezechia) H. volle farlo mashiach, perché sotto il suo regno era stata sconfitta la maggiore potenza dell’epoca, l’impero Assiro che rappresenta Gog e Magog. Ma gli angeli dissero: “David ha cantato vari canti a Te, e costui non ha cantato neanche una lode dopo aver ricevuto questo miracolo?”. Per questo motivo l’unzione a titolo di mashiach è stata ‘chiusa’ a Ezechia: la parola marbè ha sostituito la parola mashiach e per questo la mem è chiusa.
I Re 2 19, 35:
“ויהי בלילה ההוא ויצא מלאך ה’ ויך במחנה אשור מאה שמונים וחמשה אלף וישכימו בבוקר והנה כלם פגרים מתים”
“e avvenne in quella notte e uscì un angelo del Signore e colpì l’accampamento dell’Assiria 185000 e si alzarono di buon mattino ed ecco erano tutti dei cadaveri morti”.
Di fronte a questo miracolo Ezechia non ha voluto recitare l’hallel e per questo non è stato fatto mashiach: e ora viene da chiedersi: 1: quando bisogna recitare l’hallel? 2: Perché è così grave non recitare l’hallel quando bisogna? 3: Perché Ezechia non ha voluto recitare l’hallel?
Risposte: 1: la ghemarà in pesachim 17a insegna che Moshè e Israele hanno cantato un canto dopo essere stati salvati dall’Egitto e successivamente i profeti hanno stabilito che per ogni caso in cui Israele si trovi sotto un’oppressione, mai sia, e venga redento si debba recitare l’hallel. ( fin qui). Si sono verificati quattro casi storici di questo tipo: 1: l’uscita dall’Egitto che seguì il cantico del mare 2: la storia suddetta in cui Ezechia non cantò alcuna lode 3: Channukkah che fu la redenzione dall’oppressione ellenistica e infatti diciamo l’hallel a Channukkah 4: a Yom ha’Atzmaut che rappresenta la liberazione dall’oppressione di duemila anni.
2: la recitazione dell’hallel rappresenta gratitudine nei confronti di H. per i benefici ricevuti. Si dice che il peccato originale del primo uomo fosse consistito nell’ingratitudine. Non dire grazie ad H. vuol dire che H. debba fare tutto il 100% risparmiando l’uomo persino la fatica di dire grazie, mentre se diciamo grazie facciamo il nostro 1% partecipando e completando l’opera della creazione. Recitare le lodi consiste nel dare un completamento al corso della storia. Per questo mancare di farlo, può voler dire anche privarsi della possibilità di essere il mashiach e di dare una svolta alla storia.
3: si possono addurre tre ragione al perché Ezechia non abbia recitato l’hallel e sia stato punito: A: secondo il midrash, il re aveva ordinato a tutto il popolo di studiare Torà e i campi non venivano lavorati; pur di prodigarsi per finanziare lo studio della Toràh non si dedicò invece all’indipendenza del regno, visto che doveva pagare al re dell’Assiria un tributo. Ma Ezechia era il re, una figura politica e non una figura religiosa, per questo non meritò di essere il mashiach. B: quando il re vide 185 mila soldati nemici caduti, disse: “l’opera delle Tue mani è distrutta, come posso cantare una lode?”. Fu punito per aver tentato di ragionare secondo schemi divini invece di fare il proprio dovere. C: non volle cantare lodi perché pensò alle dieci tribù inviate in esilio e non si sentì di farlo. Errore analogo alla risposta B.
Si può vedere il ragionamento di Ezechia, in un certo senso, come la negazione dell’intervento divino in questo episodio, cosa molto grave; ragionamenti simili sono stati addotti pure su Yom ha’Atzmaut: i laici dicono: non H., ma l’esercito ha fatto questo evento e i religiosi dicono: l’esercito ha fatto questo e non H., il medesimo ragionamento per entrambe le parti dettato da motivi opposti.
Le feste d’Israele vedono una compartecipazione tra H. e l’uomo:
Shabbat ricorda che H. ha compiuto tutta l’opera della creazione e non l’uomo, per questo di Shabbat non si può eseguire alcun lavoro.
Le feste ricordano l’uscita dall’Egitto: in questo evento H. ha fatto il 90% e noi il 10% consistito nell’uscire con le proprie gambe. Se non fosse stato per questo movimento di piedi, non ci sarebbe stata alcuna festività: per questo di Yom Tov non si possono fare lavori, ma si può cucinare ( e si dice l’hallel!).
A Purim Mordechai ed Ester hanno attuato la storia, ma il miracolo è stato indotto da Hashem, per questo a Purim non c’è divieto di lavorare, ma ci si astiene dal costruire case e piantare alberi.
A Channukkah il 90% lo ha fatto l’uomo, perché gli Asmonei hanno combattuto contro gli Ellenisti e il 10%, kiviakhol, lo ha fatto H. attraverso il miracolo dell’olio. Per questo a Channukkah si può lavorare, ma le donne si astengono dal lavoro durante il periodo in cui i lumi sono accesi.
E a Yom ha’Atzmaut chi ha fatto che cosa? Sia H. che l’uomo hanno fatto il 100%. Nonostante l’uomo abbia compiuto con l’azione l’indipendenza, questo è il giorno per esaminarlo e vedere se riconosce che dietro tutto ciò c’era la mano di H. Il percorso di santità parte da shabbat e attraverso yom tov raggiunge Channukkah e Purim e termina con la ‘atzmaut. In questo giorno H. ci chiede di completare l’opera e come? Con la recitazione dell’hallel.
Come l’hallel porta salvezza!: nel libro dei Giudici si narra che, dopo che il popolo si votò per l’ennesima volta all’idolatria, H. li punì inviando contro di loro i Midianiti. Allorché Israele invocò H., Gedeone, l’unico rimasto con H., venne eletto a salvatore di Israele. Secondo il midrash H. non voleva salvarli perché erano tutti idolatri. Il Yalkut Shim’onì racconta che Gedeone rispose: “Se i nostri padri erano giusti, salvaci per loro, ma se non lo erano, salva noi come hai salvato loro dall’Egitto”. E come Gedeone poteva sapere dell’uscita dall’Egitto, se suo padre era un idolatra? Quel giorno era Pesach e la notte precedente aveva sentito suo padre cantare l’hallel e dire “Betzet Israel mimitzraim” “Allorché Israele uscì dall’Egitto”. In merito dell’hallel, può arrivare la redenzione.