Permanenze, abbandoni, conquiste di nuovi spazi fra mondo atlantico e Mediterraneo: 1391-1670
Carla Corsi
Master Ucei di Primo Livello Cultura ebraica e Comunicazione – Relatore: Prof. Myriam Silvera – Correlatore: Rav Benedetto Carucci Viterbi – Anno accademico 2014-2015 (5775)
- Introduzione
- Capitolo 1 – 1492: Sepharad, crisi, permanenze e partenze degli ebrei
- Capitolo 2 – Dopo l’espulsione: la formazione delle identità sefardite nel Mediterraneo
- Capitolo 3 – Gli ebrei nell’Impero ottomano
- Capitolo 4 – Difficoltà e ritorni nei Paesi di origine
- Capitolo 5 – Rientri in Spagna e restituzioni dei beni
- Capitolo 6 – I viaggi di un converso tessitore
- Capitolo 7 – Rivalità, faziosità, e i limiti delle reti
- Capitolo 8 – Ai margini della società sefardita
- Capitolo 9 – La memoria ebraica: le Cronache
- Capitolo 10 – Cronache dal mondo sefardita: I racconti di rav Eliahu Capsali
- Conclusione – Bibliografia – Appendice
Introduzione
L’espulsione del 1492 dalla Spagna fu seguita da decenni di migrazioni attraverso il mediterraneo. Gli ebrei rimasero comunque legati alla penisola iberica perché il periodo storico successivo fu caratterizzato dall’espansione politico militare di Spagna e Portogallo, che in un primo momento li accettò nei possessi coloniali. Nel secolo XVI ebrei e conversos si diressero verso terre islamiche e cristiane e a volte si mossero fra cristianità ed ebraismo.
La ricostruzione delle strutture comunitarie si rivelò complessa, ardua e coraggiosa. La migrazione costante di ebrei mercanti nel mediterraneo pose spesso ostacoli a questo processo e non fu certo di aiuto la tendenza al settarismo e l’inosservanza dell’autorità comunitaria.
Le reti mercantili e rabbiniche riuscirono a collegare gli insediamenti ebraici lontani e vicini della diaspora sefardita. La relazione fra gli esiliati, gli ebrei e i membri della comunità locale fu complessa e pose difficili quesiti riguardo l’osservanza, la tradizione ebraica e la lealtà dei conversos nel momento in cui decidevano di tornare all’osservanza dei precetti.
Gli ebrei delle generazioni prese in esame riuscirono a essere pragmatici e idealisti di fronte a grandi avversità: parteciparono ai grandi cambiamenti riguardo alle nuove vie del commercio e costruirono nuove comunità e rapidamente coprirono posizioni importanti nei luoghi dove erano andati a vivere.
In questo lavoro quello che viene messo maggiormente in evidenza nella storia degli ebrei della Spagna e del Portogallo è il lungo percorso interiore della popolazione ebraica. I grandi eventi vengono lasciati a lato, la storia spagnola come quella della chiesa sono visti solo come riflesso delle vite ebraiche. Parlano più le persone, o qualcuno per loro.
Quando si tratta dell’economia e della politica nel mediterraneo lo si fa per fare luce alle decisioni degli ebrei di stabilirsi in un luogo, e come e dove lavorare.
Mia intenzione era cercare le voci. I canti, le preghiere.
Questa Kinà, Yom Meorei Hoshek , è uno dei lamenti scritti per ricordare. Secondo il Minag Yehudei Marocco, è detta per Tishà Be’Av. Scritta nel 1492, Si paragona qui il Gherush al Horban Yerushalaim. Nei battesimi forzati si vede una catastrofe simile a quella della distruzione di Gerusalemme,
יום מאורי חשך- מחבר לא ידוע
יוֹם מְאוֹרִי חָשַׁךְ בְּגֵרוּשׁ קַסְטִילְיָא
אוֹי לִי עַל שִׁבְרִי
שֶׁבֶר יְרוּשָׁלַיִם אַל תִּזְכְּרִי עוֹד
אֲהָה עָלַי וְאוֹיָה לִי
כִּי לְשֶׁבֶר קַאסְטִילְיָא לֹא נִמְצָא צֳרִי
מִפּוֹרְטוּגַל נִשְׁמַע קוֹל נְהִי בְּמָרָה
אֲהָה עָלַי וְאַלְלַי
כִּי אֵין שֶׁבֶר כְּשִׁבְרִי וּמָזוֹר כִּמְזוֹרִי
עַז פָּנִים מֶלֶךְ קָשֶׁה מְנֻוָּל שְׁמוֹ
אֲהָה עָלַי וְאוֹיָה לִי
שָׁכַח שֵׁם אֱלֹהֵי יִשְׁעִי וְאוֹרִי
יְלָדִים הָאוֹמְרִים בְּכָל יוֹם שְׁמַע יִשְׂרָאֵל
אֲהָה עָלַי וְאַלְלַי
אוֹמְרִים לָעֵץ הָקִיצָה וְלָאֶבֶן עוּרִי
הַמְיַחֲדִים בְּכָל יוֹם ה’ אֶחָד
אֲהָה עָלַי וְאוֹיָה לִי
אָמְרוּ אָב בֵּן וְרוּחַ אֲשֶׁר הוּא יוֹצְרִי
קִיְּמוּ וְקִבְּלוּ אֲבוֹתָם כָּהֵם
אֲהָה עָלַי וְאַלְלַי
אָמְרוּ שְׁלוֹשָׁה אֵלֶּה הֵם כִּתְרִי וּנְזִירִי
סִפְדוּ וּנְהוּ נְהִיָּה עַל בֵּית הַתְּפִלָּה
אֲהָה עָלַי וְאוֹיָה לִי
אֵיךְ סִפְרֵי הַקֹּדֶשׁ נִטְמְנוּ בַּעֲפָרִי
וַחֲכָמִים חֲסִידִים וְאַנְשֵׁי מַעֲשֶׂה
אֲהָה עָלַי וְאַלְלַי
אָמְרוּ בְאִישׁ מֵת שַׂמְתִּי אֲנִי שִׂבְרִי
נַחֲמֵנוּ הָאֵל בְּקָרוֹב בִּתְשׁוּעָה
בִּמְקוֹם אֲהָהּ אָרִים בִּתְרוּעָה
בְּבוֹא יִנּוֹן וְאֵלִיָּה גוֹאֲלִי