“Ed Avrahàm era anziano, avanzato negli anni…” (Bereshìt 24, 1). L’Admor Rabbì Yehudà Leib di Gur, conosciuto per il suo commento come Sefath Emèth, diceva: avanzato negli anni si può leggere letteralmente “veniva – portava gli anni”. Ciò vuole dire che Avrahàm portava con sé tutti i giorni della sua vita, non avendo perso neanche un giorno in cose futili. È questa una caratteristica molto rara e particolare di cui la grazia è stata concessa solo ad alcuni grandi d’Israele, come Avrahàm Avinu e David Hamèlech.