«Verremo incontro agli studenti ebrei». Dall’Ateneo genovese via libera per trovare una soluzione all’orario dei corsi di italiano
Marco Grasso
«ERO STATO contattato daunpaio di studenti che mi avevano segnalato il problema del sabato, ma eravamo andati incontro alle loro richieste. Eravamo convinti che chiedessero solo di essere esentati dalle lezioni e non l’organizzazione di un corso alternativo. Se avremo una richiesta di questo tipo, in tempo utile e previa la disponibilità dell’università, saranno accontentati». E questa la replica di Francesco De Nicola, responsabile del corso di italiano per stranieri organizzato dall’ateneo, alla polemica in atto con alcuni studenti ebrei religiosi, che minacciano di ricorrere a vie legali perché le lezioni erano state fissate il giorno del riposo ebraico.
Una risposta che dunque apre uno spiraglio al dialogo, anche se non è ancora chiaro se i corsi verranno effettivamente organizzati e se le due parti troveranno un accordo. La vicenda riguarda il corso diitaliano organizzato dall’Università di Genova per gli studenti extracomunitari. Un servizio «offerto gratuitamente – spiegaDe Nicola – contrariamente ad altri atenei italiani, messo in piedi al fine di aiutare i ragazzi indietro con lo studio della lingua, per metterli nella condizione di comprendere meglio le lezioni e di poter superare con esiti più lusinghieri gli esami, oltre che per agevolarli nell’integrazione con la società italiana». In realtà gli studenti, assistiti dall’avvocato Efrem Rainero, sottolineano di aver pagato regolarmente le tasse universitarie e che corsi simili vengono organizzati in quasi tutte le università del mondo, allo scopo di attirare giovani dall’estero.
«Avevamo scelto il sabato per evitare di interferire con altre lezioni – ricorda ancora De Nicola – I corsi sono cominciati il 22 ottobre e se allora mi fosse stata avanzata questa richiesta non avrei avuto difficoltà a organizzare un corso specifico per gli studenti ebrei religiosi in un giorno diverso dal sabato». Due anni fa un’altra polemica era divampata alla casa dello studente, fra un universitario palestinesi e uno israeliano. La lite fra i due, nata per motivi banali, aveva rischiato di finire in maniera drammatica quando era spuntato un coltello. Il fatto avuto eco internazionale ed era stata ripreso da diversi giornali esteri.
Secolo XIX – 7 febbraio 2012