Nella parasha’ di Balak che leggeremo questo shabbat, la Tora’ ci narra che Balak, re di Moav – una delle nazioni più’ temute del mondo dell’epoca – non riuscendo a sconfiggere il popolo ebraico con le armi, tenta un’altra strategia.
Chiama un famoso stregone, Bilam, per maledire Israele, ma nell’intento di formulare delle frasi di maledizione, pronuncia benedizioni e frasi augurali al popolo.
Una delle espressioni divine a Bilam che si accinge ad eseguire la volontà del re Balak è quella che suona con le parole: “non maledirai il popolo poiché esso è benedetto”.
L’espressione divina vuole essere un enunciato eterno, per tutti coloro che, non riuscendo a portare a termine un loro progetto, con metodi tradizionali e leali (come paradossalmente può essere anche una guerra), ricorrono a sotterfugi e a rimedi che vanno oltre la razionalità.
Come è possibile distruggere un popolo con parole di vaticinio?……
Shabbat shalom