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Cultura ebraica a tutto campo

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Author page: Rav Alberto Somekh

Vayishlàch. Forse che costui ha il diritto di trattare nostra sorella…

Il ratto di Dinah nell’interpretazione di Sh. R. Hirsch

Al centro della Parashat Wayishlach di questa settimana si colloca l’episodio del ratto di Dinah (Bereshit cap. 34). Ripercorreremo i fatti con l’ausilio del commento di Shimshon Refael Hirsch, che ci sembra particolarmente significativo nel fornirci una ricostruzione utile anche a comprendere l’attualità. La figlia di Ya’aqov, uscita “a vedere le ragazze del paese”, fu notata da Shekhem figlio di Chamor che la rapì e la violentò. Egli era il “principedel paese”, dal quale la città prese il nome e gli abitanti dipendevano interamente da lui. Shekhem si innamorò di Dinah e disse a suo padre, con piglio da dittatore: “Prendi per me questa bambina in moglie”: “in fin dei conti, lei era solo una ragazza ebrea straniera”! Venuto a sapere dell’accaduto, Ya’aqov tacque, in attesa del ritorno dei figli dal pascolo. “Il silenzio di Ya’aqov mostra come egli fosse già fin troppo consapevole quanto sarebbe caduto nel vuoto un appello alla giustizia e ai diritti umani: l’unica soluzione passava attraverso qualche ricorso alla forza che poteva realizzarsi solo per mano dei giovani”.

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