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Cultura ebraica a tutto campo

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Author page: Rav Alberto Somekh

Chanukkà e “Sylvester”

לִפְנֵי אֵידֵיהֶן שֶׁל גּוֹיִם שְׁלשָׁה יָמִים אָסוּר לָשֵׂאת וְלָתֵת עִמָּהֶן

לִפְנֵי אֵידֵיהֶן שֶׁל גּוֹיִם. שֵׁם כִּנּוּי לִגְנַאי לְחַגֵּיהֶם וּלְמוֹעֲדֵיהֶם: לָשֵׂאת וְלָתֵת. לִמְכֹּר וְלִקְנוֹת. מִשּׁוּםדְּאָזְלֵי וּמוֹדוּ לַעֲבוֹדָה זָרָה בְּיוֹם אֵידָם

Mishnah ‘Avodah Zarah 1, 1 e R. ‘Ovadyah da Bertinoro: A partire da tre giorni prima delle“disgrazie” (antifrasi derogatoria per “feste”) dei popoli pagani era proibito avere relazioni commerciali con essi, per il fatto che poi si sarebbero recati a render grazie alle loro divinità per il successo acquisito.

Secondo la Torah l’idolatria è proibita anche ai non ebrei in quanto costituisce uno dei sette precetti dei figli di Noach. Pertanto incombe su di noi il comandamento di “non porre inciampo di fronte al cieco” evitando di indurli, mediante i nostri comportamenti, a un atto vietato. Quali sono le festività pagane anticamente soggette a questa norma?

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