“Ama il tuo prossimo come te stesso…” (Vaikrà 19, 18). Rabbì Shneur Zalman di Liadi, conosciuto come Alter Rebbe, scrive nel suo commento al Siddur Tefillà che ha composto: È bene dire prima della Tefillà “Ricevo su di me il compimento del precetto positivo: ama il tuo prossimo come te stesso”. Il precetto di amare gli altri figli d’Israele è considerato come una porta d’accesso che conduce le nostre preghiere al cospetto del Signore Iddio Benedetto.
Basandosi su questo diceva lo tzaddik Rabbì Menachem Mendel di Worka: Ogni figlio d’Israele ha l’obbligo di prendere su di se prima d’iniziare la sua preghiera l’adempimento del precetto “Ama il tuo prossimo come te stesso”, e di indirizzare la sua preghiera per il bene di tutti. Ma se costui prega solo per sé stesso, tale preghiera va considerata come un furto.