Riceviamo e pubblichiamo
Vito Anav – Gerusalemme Capitale, La Santa, presto ricostruita, 05-03-2024
Ringrazio D. Benedetto di avermi voluto Ebreo, libero nella mia Terra.
Quando ad Abramo fu comunicato che suo nipote Lot, figlio di suo fratello, era stato rapito armò i suoi giovani nati nella sua casa ( quindi educati ai suoi sani principi sin dalla più tenera infanzia), 318 di numero ed andò a riprendersi Lot, la di lui famiglia e tutti i suoi beni. Nulla volle, nessuna ricompensa per aver sgominato i re nemici e giurò nel Nome di D. Altissimo al re di Sodoma che voleva lasciargli il (meritato) bottino di guerra :’ non prenderò come bottino ne un filo ne un laccio di scarpa, si che tu non possa dire : io ho arricchito Abramo” Genesi cap. 14 vv 21 e seguenti . La salvezza, le ricchezze, la libertà viene dal Signore, che benedice il Suo Popolo quando questo agisce in rettitutine ed in prima persona, non delega, agisce!!! Il numero non è rilevante, è lo spirito che conta.
“Da me prendete esempio e così farete” Giudici cap 7 v 17 disse Ghidon ai suoi soldati prima di guidarli all’attacco degli i eserciti di midian ed amalek (sia cancellato il suo nome) che, uniti, avevano invaso la valle di Izre’el minacciando di invadere tutto il Paese.
Questa affermazione è diventata il motto di tutti i comandanti di Tzahal, la linea guida che li porta ad essere sempre in prima linea e di esempio e sprone.
Si può approfondire lo studio del Testo studiando Giudici, fine cap 6, cap 7 ed inizio cap 8 che in breve nota riassuntiva indica essenziali passaggi :
* Ghidon vuole essere sicuro di essere nel giusto e con modestia chiede ad H’ il mandato. L’uso della rugiada come prova della benevolenza Divina non è casuale. La rugiada è una delle benedizioni che H’ manda sulla Terra d’Israele, la rugiada è uno degli appellativi con cui viene indicata la Torà. La richiesta di Ghidon, di un segnale Divino diviso in due tempi, prima la rugiada che bagna solo la lana stesa in terra e il resto del suolo rimane asciutto può intendersi come una richiesta di indicare che gli ideali investano solo gli eletti. Ma questo non è sufficiente, la rugiada deve cadere su tutto il suolo, non è sufficiente una elite illuminata, tutti devono essere intrisi di rugiada . ( Giudici fine cap 6)
*Ghidon è uno strumento nelle mani di H`, non occorrono trentaduemila uomini per sconfiggere il nemico, che non si abbia a che pensare :” La mia forza mi ha salvato” Giudici cap 7 v.2.
* H` dice a Ghidon di comunicare al Popolo “Timorosi e paurosi che se ne vadano” Giudici cap 7 v 3, non sono abbastanza forti da credere negli ideali, non hai bisogno di loro . Vale la pena di dare un’occhiata alla Parashà di Ki Tetze in cui chiaramente si spiega che il pauroso non è il vigliacco, bensì colui che ha da temere per i suoi errori del passato, colui che per storia personale e cattive inclinazioni non è saldo nei principi. Pericolo per se stesso e per chi si troverà a combattere con lui.
* 22.000 se ne vanno, rimangono in 10.000, ancora troppi .
* I 10.000 vengono avvicinati all’acqua per una ulteriore selezione. Di nuovo acqua corrente, simbolo della Torà, chi la lambisce in superfice, come un cane, chi per comodità si inginocchia ad essa, non è adatto. Solo chi vi immerge le mani e la porta alla bocca sarà scelto per avere l’onore di portare Israele alla vittoria . Giudici Cap 7 vv. 5-6 .
* E fu` così che i trecento rimasti, pochi ma buoni, poterono sconfiggere il nemico
* Ed anche quando la vittoria, e la giustizia della via erano evidenti, i popoli della zona non vollero aiutare i soldati di Ghidon, e non gli fornirono pane, ma Ghidon riuscì ugualmente nella sua impresa Giudici cap 8.
Sto scrivendo queste note in un momento particolare della storia d’Israele (Popolo e Stato) siamo stati attaccati, rapiti, seviziati, offesi, trucidati, colpiti nelle nostre Città nei nostri Villaggi, durante la Festa della Torà . Stiamo reagendo, con l’aiuto del Misericordioso, Rocca d’Israele e con il sacrificio dei nostri migliori cittadini, stiamo impegnandoci per vivere liberi nella nostra Terra con tutte le nostre forze ed anche al di la di esse.
Non temano i “paurosi” che la loro storia personale di compromessi li renda inadatti a vivere e combattere con noi, lo Stato d’Israele è uno sconvolgimento epocale nella storia ebraica comune, è una realtà incancellabile, una speranza per il futuro e un sogno divenuto realtà, è la prova che MAI PIU` non è uno slogan ma una promessa, è una dichiarazione agli Ebrei della Golà che smettano di recitare mantra vuoti come ” l’anno PROSSIMO a Gerusalemme”. Se non ora, quando? E se non agisco io, in prima persona, chi agirà per me??? ( Massime dei Padri)
Non credano le nazioni del mondo che abbiamo bisogno delle loro armi e dei commerci con loro, e non le usino come mezzi di ricatto per fiaccarci perché alla fine ce la faremo anche senza di loro.
Non credano i temporeggiatori che bisogna sempre aspettare l’occasione giusta, le occasioni vanno create. “è meglio un pasto di verdura dove regna amore, che un bue grasso dove sia odio” Proverbi cap 15 v 17. “Il desiderio del pigro lo fa perire, poiché le sue mani rifiutano di agire” Proverbi cap 21 v. 25
151 giorno dall’inizio della Guerra Spade di Ferro