Una rete collaborativa in Comunità è il piccolo segreto per arrivare all’eccellenza. Relazione sul Workshop tenuto a Bruxelles dal 14 al 17 giugno
Dany Maknouz
L’European Schoolnet (EUN) è un network formato da 30 Ministeri dell’Educazione in tutta Europa e non solo, che è stato creato 15 anni fa con lo scopo di portare l’innovazione e la tecnologia nell’insegnamento e nell’apprendimento, con un diretto contatto con i soggetti interessati: ministeri, scuole, insegnanti e ricercatori.
A Bruxelles, i diversi paesi europei erano tutti rappresentati dai 15 docenti presenti, scelti da altrettante scuole pilota (selezionate tra le 60 iniziali) e seguiti da 5 responsabili di progetto (tra cui Ester Sigillò che aveva visitato la nostra scuola). Dall’Italia oltre alla nostra scuola è stata invitata anche una scuola di Palermo.
Durante la sessione plenaria di apertura, dopo un’introduzione sulle fasi salienti del progetto da parte della responsabile, la prevista descrizione dei “casi di successo” si è ridotta alla presentazione di quello che è stato ritenuto meritevole (a detta di Ester Sigillò) di essere segnalato come “IL caso di successo” (l’unico presentato), cioè il caso della nostra scuola; una ventina di minuti è stata dedicata da E. Sigillò alla narrazione di quanto osservato nella nostra scuola.
I punti di forza segnalati nel nostro progetto sono stati in particolare:
– Innovazione dell’ambiente e setting didattico aula ORT.
– Estensione del progetto agli altri 15 docenti e pianificazioni future di progetto (Fondazione Scuola).
– Attenzione alla formazione e previsione di fondi in tale ambito (Comunità).
– Volontà e capacità di superamento di problemi tecnici (es. collegamento HDMI) e rapporti positivi e collaborativi con i fornitori (Acer).
– Utilizzo interdisciplinare tra il gruppo di docenti e sperimentazione di metodologie didattiche non tradizionali (Explore- Exchange- Express).
– Pubblicazione e condivisione materiali da parte di studenti e docenti.
In breve credo che tutto si possa sintetizzare nella rete di collaborazione –presidenza- docenti- studenti- comunità- sponsor- Fondazione- ORT che si sono raccolte intorno al progetto e che Ester Sigillò ha trovato rappresentati nell’ufficio di Presidenza e nelle classi durante la sua visita, che tanto l’ha colpita.
Le attività successive del Workshop sono state orientate al far produrre, a noi docenti di progetto, una sintesi comune dei nostri progetti e delle linee guida da pubblicare per i docenti europei che in futuro vogliano accostarsi a progetti similari.
Molte delle idee usate nel nostro progetto sono state particolarmente apprezzate (installazione software LIM sui tablet, uso di Acer Classroom Manager, acquisto di document camera).
Inoltre il tutto si è svolto nella FUTURE CLASSROOM, un’aula all’avanguardia pensata con diverse zone di apprendimento.
Ci è stato confermato che sicuramente saremo presi in considerazione per nuove attività da parte di EUN-Schoolnet. In particolare tra i loro progetti di punta l’attenzione sembra oggi centrata su una visione di classe digitale che vuole essere realistica più che futuristica e che si occupi sempre più degli aspetti metodologici della didattica con tecnologia e non solo di introduzione di quest’ultima.
Un ringraziamento personale a Presidenza, colleghi di progetto (prof.ssa Silvia Cappelletti, prof. Paolo Sciunnach e prof.ssa Morini), Fondazione Scuola, ORT Comunità e tutti quanto hanno reso possibile il nostro “caso di successo”.
http://www.mosaico-cem.it/articoli/comunita/scuola/eun-schoolnet-la-scuola-ebraica-caso-di-successo
Durante la sessione plenaria di apertura, dopo un’introduzione sulle fasi salienti del progetto da parte della responsabile, la prevista descrizione dei “casi di successo” si è ridotta alla presentazione di quello che è stato ritenuto meritevole (a detta di Ester Sigillò) di essere segnalato come “IL caso di successo” (l’unico presentato), cioè il caso della nostra scuola; una ventina di minuti è stata dedicata da E. Sigillò alla narrazione di quanto osservato nella nostra scuola.
I punti di forza segnalati nel nostro progetto sono stati in particolare:
– Innovazione dell’ambiente e setting didattico aula ORT.
– Estensione del progetto agli altri 15 docenti e pianificazioni future di progetto (Fondazione Scuola).
– Attenzione alla formazione e previsione di fondi in tale ambito (Comunità).
– Volontà e capacità di superamento di problemi tecnici (es. collegamento HDMI) e rapporti positivi e collaborativi con i fornitori (Acer).
– Utilizzo interdisciplinare tra il gruppo di docenti e sperimentazione di metodologie didattiche non tradizionali (Explore- Exchange- Express).
– Pubblicazione e condivisione materiali da parte di studenti e docenti.
In breve credo che tutto si possa sintetizzare nella rete di collaborazione –presidenza- docenti- studenti- comunità- sponsor- Fondazione- ORT che si sono raccolte intorno al progetto e che Ester Sigillò ha trovato rappresentati nell’ufficio di Presidenza e nelle classi durante la sua visita, che tanto l’ha colpita.
Le attività successive del Workshop sono state orientate al far produrre, a noi docenti di progetto, una sintesi comune dei nostri progetti e delle linee guida da pubblicare per i docenti europei che in futuro vogliano accostarsi a progetti similari.
Molte delle idee usate nel nostro progetto sono state particolarmente apprezzate (installazione software LIM sui tablet, uso di Acer Classroom Manager, acquisto di document camera).
Inoltre il tutto si è svolto nella FUTURE CLASSROOM, un’aula all’avanguardia pensata con diverse zone di apprendimento.
Ci è stato confermato che sicuramente saremo presi in considerazione per nuove attività da parte di EUN-Schoolnet. In particolare tra i loro progetti di punta l’attenzione sembra oggi centrata su una visione di classe digitale che vuole essere realistica più che futuristica e che si occupi sempre più degli aspetti metodologici della didattica con tecnologia e non solo di introduzione di quest’ultima.
Un ringraziamento personale a Presidenza, colleghi di progetto (prof.ssa Silvia Cappelletti, prof. Paolo Sciunnach e prof.ssa Morini), Fondazione Scuola, ORT Comunità e tutti quanto hanno reso possibile il nostro “caso di successo”.
http://www.mosaico-cem.it/articoli/comunita/scuola/eun-schoolnet-la-scuola-ebraica-caso-di-successo