Andrea Filisetti
Non sono passati inosservati a Castione gli ospiti del Grand Hotel Presolana di Dorga: il loro numero e soprattutto l’aspetto, in particolare quello degli uomini con i loro abiti neri e i ricci che scendono lungo le guance, ha suscitato l’interesse degli abitanti e dei villeggianti abituali delle zona.
Presso la struttura stanno infatti alloggiando numerosi turisti di religione ebraica della corrente Haredì, una forma molto conservatrice dell’ebraismo ortodosso. Questi ebrei sono contraddistinti anche da rigide regole che incidono sul loro stile di vita, motivo per cui non si tratta di comuni clienti da gestire come tutti quelli che in genere arrivano negli alberghi della zona.
Eppure la scommessa della struttura del Gruppo Mythos Hotel (presente anche a Cortina d’Ampezzo, Venezia e Mestre), sta dando i suoi frutti. «Lo scorso anno – spiega Alessandro Urru, direttore commerciale di Gruppo – abbiamo avviato una sperimentazione attraverso una collaborazione stretta con alcuni operatori turistici nel settore kosher, tanto che circa l’80% delle presenze oggi sono di questo segmento.
«Non tutti gli alberghi – aggiunge il direttore – si aprono a questo mercato. Per noi è stato necessario adattarsi alle loro richieste, ben diverse da quelle dei nostri clienti abituali». L’attenzione più importante è legata all’alimentazione. «Fortunatamente – continua Urru – abbiamo due cucine, ed è stato quindi semplice per noi dedicarne una alla preparazione dei piatti kosher. Abbiamo inoltre dovuto formare il personale alle loro rigide procedure, ad esempio alla separazione delle stoviglie in base al contatto con alcuni alimenti».
La cucina kosher, in cui lavora personale ebreo coadiuvato dai colleghi dell’hotel, sforna piatti soprattutto a base di verdure, pesce e carne (solo alcuni tipi sono ammessi). All’interno della struttura sono stati allestiti due spazi come sinagoghe e l’albergo sta cercando di rispondere alle esigenze dei numerosi bambini presenti (le famiglie Haredì sono molto numerose).
Davvero importanti i risultati ottenuti dalla struttura in questi mesi: dall’inizio dell’estate l’hotel ha registrato 5000 ospiti con una media di 150 nuovi arrivi ogni settimana. Le provenienze sono diverse: Stati Uniti, Israele, Europa. «Stiamo valutando insieme al Gruppo – conclude Urru – come gestire il 2018: potrebbe essere un anno destinato esclusivamente a questa clientela, pur rispettando gli accordi presi in precedenza, in particolare con l’Atalanta».
«Attualmente stiamo cercando nuove località per i nostri clienti – spiega Fine Avraham Baruch del Tour operator C Travel & Gaya – i nostri clienti arrivano da tutto il mondo e stiamo cercando nuove località. Qui l’estate è molto bella, si possono spendere i mesi estivi con la famiglia, con i bambini, l’hotel è bello: queste sono ragioni per cui lo abbiamo scelto. Abbiamo ospiti dall’America, da Israele, Londra, Belgio, Austria, ebrei da tutto il mondo che cercano un bel hotel, con un’alta qualità del servizio, una bella località con una bella vista e aria pulita ed è quello che diamo ai nostri ospiti. Cerchiamo posti in cui poter stare nell’hotel e avere anche la possibilità di stare nella natura e questo è perfetto per i nostri ospiti».