“… Io sono l’Eterno; vi farò uscire dagli affanni dell’oppressione d’Egitto, vi salverò dalla loro schiavitù e vi libererò…” (Shemòt 6, 6) Ci insegna Rabbì Yitzhak Meir di Gur, conosciuto per il suo commentario Chidushè ‘Arim, che il Santo Benedetto Egli Sia percepì che fino a che il popolo d’Israele fosse stato in grado di sopportare la vita dell’esilio, la gheullà – redenzione – non sarebbe potuta avvenire. Ed è per questo che Egli promette ai figli d’Israele: vi farò uscire dalla sopportazione che avete nei riguardi dell’Egitto e renderò al vostro occhio spregevole il galùt – l’esilio – e in questo modo aprirò le porte della redenzione di fronte hai vostri occhi. Rabbì Yakov Shimshon di Shpitovka, uno dei discepoli del Magghid di Mezric, diceva: È più semplice far uscire il popolo ebraico dal galùt, che far uscire il galùt dal popolo d’Israele.