“Questa è la legge per l’olà e la minchà, per il sacrificio di chattàt e per quello di ashàm…” (Shemòt 7, 37). Lo Tzaddìk Rabbì Bruchel di Mezbuz, nipote del Baal Shem Tov, commentava questo verso con visione chassidica dicendo: Questa è la Torà – alcune volte questa è paragonata all’olà ed alla minchà, erano queste delle offerte con valore espiatorio. Altre volte è paragonata ai sacrifici di chattàt e di ashàm, erano questi sacrifici preposti all’espiazione di gravi trasgressioni commesse. Quando l’uomo studia la Torà senza un fine materiale, leshem shamàim – in nome del cielo, questa diviene per lui come una pozione della vita, senza la quale non può più vivere, ed espia per lui tutte le trasgressioni commesse. Come è detto: “Questa è la legge per l’olà e la minchà…”. Quando invece chi studia, lo fa per scopi personali e non la mette in pratica, questa diviene per lui un veleno mortale e sarebbe stato meglio per lui se non fosse mai venuto al modo. Come è detto: “Questa è la legge… per il sacrificio di chattàt e per quello di ashàm …”.