“La Tefillà e il Bet HaKneset” è il titolo della serata di studio in memoria del Hazan Parnas Aldo Efrati z.l. in occasione del ventesimo anniversario dalla sua scomparsa, che si terrà nei giardini del Tempio maggiore giovedi 29 maggio alle ore 20, cui prenderanno parte molte voci del rabbinato italiano a partire dal rav Riccardo Di Segni rabbino capo di Roma, il rav Vittorio Della Rocca che con Efrati dette inizio ai suoi studi rabbinici nell’immediato dopoguerra e il rav Alberto Funaro con cui ha condiviso tanti anni di hazanut, il rav Scialom Bahbout, il rav Benedetto Carucci Viterbi, il rav Roberto Colombo, il rav Umberto Piperno, il rav Alberto Sermoneta, il rav Amedeo Spagnoletto e per concludere suo figlio Cesare Efrati.
A chiudere la serata il ricordo di alcune persone che hanno avuto modo di conoscerlo e che tracceranno un profilo della sua figura. Aldo Efrati divenne Hazan del Tempio maggiore a soli tredici anni sotto il rabbinato del rav David Prato.
Fin da bambino era stato molto legato anche al rabbino Izhak Davide Panzieri da cui aveva acquisito il forte senso religioso.
Un lungo percorso, quaranta anni, prima sotto la guida del rav Prato e poi con il capo rabbino Elio Toaff con cui aveva sempre preso parte attiva alle tefillot del Tempio maggiore di Roma divenendone più tardi anche il Parnas per proseguire una tradizione familiare (suo padre Cesare e suo nonno Gad Volterra erano già stati parnassim prima di lui). Per molti anni si era dedicato all’organizzazione dei sedarim di Pesach delle scuole e alla costruzione della Succà del Tempio maggiore insieme ai suoi studenti.
Nonostante svolgesse un’altra professione il “Tempio” era la sua vera missione nella vita.