“Per sei giorni si lavorerà, ma il settimo giorno sarà per voi giorno di riposo assoluto, uno Shabbàt consacrato all’Eterno…” (Shemòt 35, 1). Ci insegnano i Maestri che il linguaggio utilizzato dalla Torà è molto particolare, poiché non è detto “per sei giorni lavorerai”. Bensì traducendo letteralmente il testo dice: “Per sei giorni il lavoro si farà”. Da ciò s’impara che quando l’ebreo osserva lo Shabbàt come dovuto, merita la Siata Dishemaia – l’aiuto dal cielo, e la benedizione di Dio per tutti i sei giorni della creazione, a tal punto che: il lavoro si farà “da solo”.