“… E verrò Santificato in mezzo ai figli d’Israele …” (Vayikrà 22, 32). Il grande commentatore della Torà Rabbì Shlomò Itzchaki, conosciuto con il suo acronimo come Rashì, commenta questo verso dicendo: “Dona tutto te stesso per santificare il Mio Nome”. Cioè sii pronto a offrire la tua anima e il tuo corpo per santificare il nome di Dio. A proposito di questo è narrato riguardo a Rabbì Elchanan Bunim Vasserman, che nel momento in cui i nazisti lo stavano per uccidere, egli si è rivolto ai suoi fratelli dicendo: “Sembra che nei mondi superiori ci abbiano considerato come degli tzaddikìm ghemurim – giusti completi, per questo siamo stati scelti per espiare con il nostro corpo sulla comunità d’Israele. E visto che così è dobbiamo subito fare teshuvà shelemà – ritorno completo verso Dio, così che il nostro sacrificio venga accettato dal Santo Benedetto Egli Sia, e che non vi sia in noi un pensiero estraneo da invalidare il nostro sacrificio, poiché dobbiamo sapere che in questo momento, stiamo adempiendo alla mitzvà più grnde che c’è in tutta la Torà”.
Dalla newsletter Hashavua del Rabbinato Centrale Milano