Alla fine della parashà si ricorda l’attacco di Amalèk
al popolo ebraico all’uscita dall’Egitto. Rashì collega
quest’attacco ai versi precedenti in cui si parla di onestà
nei rapporti commerciali (divieto di falsificare le misure e
i pesi). Rashì dice che la disonestà porta all’attacco del nemico
nella parashà di Beshallàch in cui si parla dello stesso
argomento. Rashì invece considera l’attacco di Amalèk
come una punizione dovuta alla mancanza di fede da parte
del popolo ebraico. Che rapporto c’è tra le due motivazioni?
Secondo R. Moshè Feinstein la frode commerciale è un
segno di mancanza di fede: la frode, oltre che una colpa nei
confronti del prossimo, è anche una colpa nei confronti di
Dio perché chi imbroglia nel commercio crede che questo
sia l’unico modo di guadagnarsi da vivere e non crede invece
che Dio gli dia la possibilità di raggiungere il proprio
sostentamento onestamente.