Domenica l’elezione del presidente, per la prima volta con il proporzionale. Sassun: «Andare oltre il Portico d’Ottavia». Pacifici: «Online il mio programma». Il silenzio di Magiar
Valeria Arnaldi
Giornate calde per la Comunità ebraica capitolina che domenica, con un anno di anticipo, andrà alle urne — anche i residenti all’estero – per rinovare il Consiglio e nominare il Presidente. Colpa di un dialogo interno non sempre facile, culminato alcuni mesi fa nelle dimissioni di un terzo dei consiglieri. Non è l’anticipo però a riscaldare animi e attese, ma la novità del metodo di voto.
L’Ucei ha deciso di abbandonare il panachage, usato per sessant’anni, per adottare il proporzionale con premio di maggioranza. Se prima era ammesso il voto disgiunto, ora l’attenzione è sulle liste: «Per Israele» capeggiata da Riccardo Pacifici, presidente in carica dal 2008, «Per la Comunità» di Raffaele Sassun, docente alla John Cabot Universi-ty alla prima candidatura politica, e «Hazak» di Victor Magiar, consigliere Ucei. «Il cambiamento è fondamentale — dice Sassun — perché per la prima volta il candidato presidente è definito a priori. Penso che il risultato sarà un’equa rappresentanza delle diverse facce della comunità». Il metodo di voto «è solo uno strumento — per Pacifici – Certo, il cambiamento crea aspettative in chi prima è stato sconfitto. L’esito lo sapremo lunedì».
Sociale e decentramento sono i punti cardine del programma di Sassun: «Mi candido perché ritengo necessaria una maggiore operatività. Vorrei migliorare i servizi offerti a iscritti e non iscritti, allargandone il bacino di utenza. Oggi tutto è concentrato al Portico d’Ottavia, ma la comunità ebraica è presente pure in altre zone, Ostia e Acilia ad esempio». Forte l’impegno sulla scuola. «Dobbiamo puntare a una formazione di eccellenza — aggiunge — per portare la scuola ebraica a essere una delle migliori, se non la migliore della città».
Scuola e sociale sono argomenti prioritari pure per Pacifici, che però prima delle elezioni preferisce non commentare: «Credo che molto su una lista si possa comprendere già dal nome. Il mio programma è on line, lascio agli altri il compito di leggerlo». On line pure il motto: «Lavoriamo insieme». Per mantenere l’armonia, si legge, e garantire i servizi in tempi di ristrettezze. Particolare attenzione è dedicata all’ospedale israelitico, «realtà d’eccellenza della Sanità laziale».
Silenzio assoluto per Magiar che, per parlare, si riserva di aspettare fino a lunedì, quando i risultati delle elezioni saranno resi noti.
Negli ultimi anni vincente
Le ultime elezioni del Consiglio della Comunità ebraica, tenutesi nel 2008, hanno visto primeggiare Riccardo Pacifici, a capo della lista «Per Israele», risultata sempre vincitrice negli ultimi anni. Dalle sue file veniva anche Leone Paserman, presidente per due mandati consecutivi, dal 2000 al 2008 appunto. Lunedì i risultati delle elezioni.
Leggo Roma 8 aprile 2011