La rassegna stampa ebraica dal mondo di Kolòt a cura di Ruth Migliara
È kashèr ormai metà del cibo venduto nei supermercati americani
Ci si chiede se sia per il trattamento più umano che questo implica sull’animale nel caso di carne, o se sia per eliminare il rischio di trovare insetti e corpi estranei nella verdura. Sicuramente il cibo kasher è innanzi tutto una garanzia di qualità, che, in un mondo di cattiva e insana alimentazione, è sempre più ricercata. Ne parla Sue Fishkoff nel suo libro Kosher Nation.
http://www.tabletmag.com/podcasts/50535/fit-to-eat/
Per vendere treni le ferrovie francesi ricordano la Shoah
I treni della SNCF (Societe Nationale des Chamins de fer Francais) trasportarono verso la morte 70.000 ebrei. La società, che fa capo alle ferrovie francesi, ha in progetto di fornire la Florida con nuovi treni ad alta velocità. Tuttavia l’opinione pubblica americana avversa la compagnia francese per il ricordo del suo collaborazionismo con il governo di Adolf Hitler.
L’azienda ha dunque lanciato una campagna pubblicitaria per riabilitare la propria immagine agli occhi del mercato americano. Lo fa insistendo sul fatto che 2.000 dei suoi dipendenti sacrificarono la vita nella lotta al nazismo.
http://www.vosizneias.com/68885/2010/11/16/france-railway-launches-sensitive-website-to-address-its-nazi-past
Tutti adatti alla yeshivà nel mondo ultra-ortodosso?
Rabbi Daniel Schonbuch, è rabbino e psicoterapeuta e affronta problematiche matrimoniali e familiari. Ha descritto di un problema che difficilmente salterebbe agli occhi altrimenti.
Numerosi sono gli studenti delle Yeshivot a perdersi per strada. Non riescono a stare al passo e si sentono inadeguati. Lontani dalle famiglie e privi di sostegno finiscono per sviluppare depressione e dipendenze da alcol e droghe.
Chi nasce in una famiglia molto religiosa ha già scritto nel suo futuro che frequenterà una yeshivà. Non esiste alternativa. Non importano inclinazioni e capacità. All’interno delle yashivot poi, ognuno è trattato come gli altri e ci si aspetta da ognuno il medesimo risultato.
Ma possono essere tutti adatti a questo tipo di istruzione solo per il fatto di essere nati in una famiglia ultra ortodossa? La risposta di Rav Schonbuch è appunto negativa.
Egli afferma come ogni studente sia una persona diversa e vada in ciò seguita in un modo differente, a seconda di qualità e problematiche. Lo psicoterapeuta ci illumina su un mondo di studenti che, incompresi e lasciati indietro, si perdono per strada e sono soggetti a patologie e dipendenza.
http://www.vosizneias.com/68753/2010/11/15/new-york-opinion-todays-yeshiva-system-is-a-recipe-to-create-kids-at-risk
Harry Potter sepolto in Israele
Israele. Per un curioso caso di omonimia, la città di Ramle è diventata meta di un curioso pellegrinaggio di massa. Ad attirare l’attenzione di così tanti turisti non sono la bellezza del luogo o le rovine archeologiche, ma bensì la tomba di Harry Potter, il celebre maghetto che ha dato vita a una vera e propria saga letteraria e cinematografica.
In realtà si tratta della sepoltura di un omonimo soldato inglese, morto qui nel 1939, quando l’Inghilterra controllava la Palestina. Ma questo sembra importare poco alle folle di turisti che arrivano in visita.
http://www.jewcy.com/arts-and-culture/books/harry-potter-is-dead-and-burried-in-israel
Tanti ebrei tra i più famosi di GQ
Come ogni anno la rivista GQ stila classifiche dei personaggi più in vista e ne elegge i vincitori.
La novità del 2010 è che, ai vertici delle classifiche ci sono ben 5 personaggi ebrei. Tra i “premiati” ci sono infatti Scarlett Johansson,” Babe of the Year” di padre danese e madre ebrea e James Franco – “Leading Man of the Year”, anch’egli di matrimonio misto.
http://www.jewcy.com/news/jews-dominate-gq-men-of-the-year-issue