Una riflessione sulla fragilità umana dopo il blackout tecnologico
La situazione del Mondo oggi in vari campi ci impone una riflessione su quali siano le conseguenze a lungo termine e quali siano i segnali cui dobbiamo dare ascolto se non vogliamo essere sommersi. Il mondo della politica non si rende abbastanza conto di quanto siano complessi alcuni aspetti della vita moderna: il clima, il mercato azionario, le influenze culturali, le piccole e grandi guerre, il tempo atmosferico, l’esplosione delle malattie anche virali, le piccole offese, l’uso dei social ecc. Aver trascurato la complessità della realtà ha prodotto l’ennesima volta l’effetto farfalla, che si è manifestato con un semplice e devastante bug.
Chiuso per bug, causato da Effetto farfalla. Questo l’avviso su tutti gli schermi dei computer del mondo, causa blackout informatico. Tutti gli strumenti su cui la società moderna basa la sua vita e il suo sviluppo sono dipendenti dai sistemi digitali che hanno occupato tutti gli spazi: ospedali, trasporti, finanza, servizi pubblici, meteorologia, aziende private. Improvvisamente l’uomo si è sentito debole e incapace di fare le più piccole cose, quasi un ritorno all’età della pietra. La realtà è diventata negli ultimi tempi sempre più complessa e ci ha fatto dimenticare che un sistema, quanto è più complesso, tanto più è fragile. L’umanità e coloro che ne sono al comando devono agire mettendo nel conto che è necessario avere sempre un piano B per superare le crisi più acute.
Quanto accaduto è bene rappresentato da quello che in meteorologia è chiamato “effetto farfalla”: in estrema sintesi, viviamo circondati dal caos, che influenza la biologia, la meteorologia, persino la medicina, la psichiatria e la psicologia. Pertanto, dobbiamo essere preparati a tutto ciò che può accadere, senza farci ossessionare dai cambiamenti che possono verificarsi nella nostra vita. Secondo l’effetto farfalla e la teoria del caos, qualsiasi cosa facciamo, per quanto insignificante, può avere conseguenze in futuro. Tuttavia, quel futuro è incerto, quindi non dovremmo mai agire pensando alle conseguenze fatali che le nostre azioni potrebbero produrre, ma piuttosto concentrarci sul presente con la massima attenzione e cercare di fare le cose per bene.
Ma tutto questo non è nuovo: vediamo qualche esempio dalla storia.
Il primo conflitto mondiale è scoppiato per una scelta quasi insignificante: La decisione improvvisa dell’arciduca Francesco Ferdinando di portare sua moglie Sophie in un viaggio ufficiale in Bosnia, cosa che portò al loro assassinio. E se l’arciduca avesse deciso di non accontentare la moglie e avesse fatto un’altra scelta?
La Penicillina, scoperta da Fleming per la presenza di un po’ di muffa, cosa già nota, ma che per la prima volta era stata osservata e interpretata: altri l’avevano vista, ma nessuno era stato in grado di interpretarne gli effetti e la scoperta degli antibiotici che hanno salvato migliaia di persone.
Il Caso Watergate scoppiò solo perché fu osservato un nastro adesivo messo su una serratura che permetteva di lasciare aperta la porta dell’aula in cui si riunivano i democratici con le conseguenze che tutti conosciamo.
Quelle che un tempo potevano essere conseguenze visibili a lungo termine, sono oggi rese più rapide dall’uso dei social e della strumentazione digitale: l’effetto farfalla colpisce sempre e più rapidamente
Lo spostamento di un singolo elettrone per un miliardesimo di centimetro, a un momento dato, potrebbe significare la differenza tra due avvenimenti molto diversi, come l’uccisione di un uomo un anno dopo, a causa di una valanga, o la sua salvezza, come abbiamo visto nelle valanghe abbattutesi recentemente in Italia. L’effetto era partito molto tempo prima.
Nella metafora della farfalla si immagina che un semplice movimento di molecole d’aria generato dal battito d’ali dell’insetto possa causare una catena di movimenti di altre molecole fino a scatenare un uragano, magari a migliaia di chilometri di distanza.
Alan Turing, matematico e crittografo, il cui contributo nella difesa della Gran Bretagna nella II guerra mondiale e nella sconfitta dei nazisti, fu determinante, esprimeva questo concetto con una conferenza tenuta nel 1950 dal titolo: Può il batter d’ali di una farfalla in Brasile provocare un tornado in Texas?
Dal punto di vista matematico, molti sistemi possono essere modellizzati con equazioni differenziali alle derivate parziali. Le soluzioni di queste equazioni spesso utilizzano funzioni esponenziali, e quindi anche una modesta variazione dei dati in ingresso si ripercuote sulla soluzione con un andamento esponenziale, potendo quindi alterare in modo determinante l’andamento del modello in funzione del tempo.
L’effetto farfalla ha anche suscitato l’interesse del cinema con il film “The Butterfly Effect” e di Walt Disney nella storia Zio Paperone: Missione effetto farfalle, basate interamente sull’effetto farfalla. È sperabile che anche coloro che devono assumere le decisioni per la collettività sappiano seguire l’esempio dei protagonisti disneyani.
Quanto una singola azione possa cambiare il destino del Mondo è messo in evidenza da una affermazione del Talmud: L’uomo deve considerare come se l’umanità fosse composta per metà di persone innocenti e per metà di colpevoli: se uno compie un’azione giusta salva il mondo, se compie un’azione sbagliata lo distrugge. Poiché nessuno sa quale sia il bilancio tra innocenti e colpevoli, ogni azione, anche la più piccola e inconsapevole, diventa decisiva: un’azione che potremmo paragonare a un battito di ali di una farfalla.
Scialom Bahbout