“Ma i miei sabati osserverete ” (Shemòt 31, 13). I Maestri ci fanno notare che questo richiamo all’osservanza dello Shabbàt, è rivolto con un linguaggio plurale. Ciò a sottolineare l’insegnamento che la Torà vuole dare ad ogni ebreo, e cioè che non è sufficiente il fatto che ognuno di noi si preoccupi solamente per se stesso nell’osservanza dello Shabbat, ma che ognuno si preoccupi di influenzare il mondo circostante, facendo in modo che la santità dello Shabbàt e la sua benedizione discenda nel mondo. I Maestri infatti ci insegnano che Yerushalaim fu distrutta a causa della profanazione dello Shabbàt: se tutto Israele osservasse due Shabbatòt consecutivi verrebbe immediatamente redento.