“Si presentarono allora le figlie di Tzelofchàd” (Bemidbàr 27, 1).
La Parashà racconta della richiesta delle figlie di Tzelofchàd di avere in eredità una parte della terra d’Israele. La loro richiesta riceve da Dio una risposta positiva. Secondo il Midràsh ciò che ricevono le figlie di Tzelofchàd è un premio per la fede dimostrata. Di che fede si tratta? Si tratta apparentemente della semplice richiesta di godere di un’eredità. Per capirlo dobbiamo tenere conto del momento in cui, secondo il Midràsh, avviene tale richiesta. E’ il momento in cui gli esploratori tornano dalla terra d’Israele affermando che essa divora i suoi abitanti e che è impossibile conquistarla. Il popolo ebraico reagisce alle parole degli esploratori chiedendo di tornare in Egitto. Proprio in questo momento le figlie di Tzelofchàd chiedono di aver parte nella spartizione della terra d’Israele. Rav Mordechài Ilan afferma che le azioni dell’uomo vengono valutate e giudicate non solo in base all’azione stessa ma considerando il momento in cui vengono compiute. Una semplice richiesta di eredità da parte delle figlie di Tzelofchàd diventa così uno straordinario atto di fede.
Dalla newsletter Hashavua del Rabbinato Centrale Milano