“Se un uomo avrà sulla sua pelle … sarà condotto da Aharòn il sacerdote o da uno dei suoi figli sacerdoti …” (Vayikrà 13, 2).
I Maestri si domandano per quale motivo solamente il Cohen è adatto secondo la Torà a dichiarare una persona affetta da tzarà’at – lebbra. Il Cohen non solo doveva studiare e conoscere le modalità con cui la tzarà’at si manifestava, bensì doveva anche avere un atteggiamento d’amore e compassione verso colui che ne era stato affetto. I cohanìm sono stati scelti da Dio per svolgere una missione, e questa deve essere eseguita con amore, così come è prescritto nella Birkàt Cohanìm – la benedizione sacerdotale, “levarèkh et ammò Israèl beahavà – di benedire il Suo popolo Israele con amore”.
Dalla newsletter Hashavua del Rabbinato Centrale Milano