In tutto il paese gli episodi di violenza sono stati 2.717, con un aumento del 34% rispetto al 2020
In un paese che ha visto moltiplicarsi recentemente gli episodi di antisemitismo anche violento, solo nel 2021 vi sono stati 2,717 incidenti, con un aumento del 34 per cento rispetto al 2020, la storia merita però di essere raccontata. E i dettagli che stanno lentamente emergendo a due giorni di distanza dall’episodio e che lunedì sono stati confermati durante una conferenza stampa a New York, dimostrano quanto sia urgente. Quando, sabato mattina, gli agenti di sicurezza della metropolitana newyorkese hanno fermato Christopher Brown, 21 anni, di Aquebogue, New York, e Matthew Maher, 22 anni, di Manhattan, pochi dei passeggeri che affollavano la Penn Station di New York hanno probabilmente notato l’episodio.
Secondo quanto hanno raccontato alla CNN alcune fonti della polizia, in realtà, l’allarme era cominciato già venerdì, quando erano apparsi su Twitter alcuni post minacciosi che gli agenti avevano fatto risalire alla clinica veterinaria in cui lavorava uno dei giovani. ”Vado a chiedere a un prete se posso sposarmi o sparare a una sinagoga e morire” diceva uno dei messaggi.
Messi in allerta, gli agenti della Joint Terrorism Task Force dell’FBI e quelli della Polizia di New York si erano subito impegnati in quello che hanno descritto come ”un frenetico lavoro” per individuare l’autore del post e nel giro di poche ore avevano individuato i due giovani sospetti. Le loro foto e una descrizione erano stati trasmessi a migliaia di agenti di polizia e alle guardie di sicurezza della metropolitana. Poco dopo, alcuni poliziotti e agenti dell’FBI avevano fatto irruzione nella abitazione di un loro amico sulla 94esima strada, dove i due sospetti si erano fermati per lasciare un sacco da montagna prima di avviarsi verso la Penn Station.
Quando gli agenti Ryan Fackner e Connor Conasurdo, che hanno raccontato la loro esperienza durante la conferenza stampa, li hanno poi fermati all’ingresso della stazione, i due giovani avevano un’arma semiautomatica illegale, un lungo coltello e altro materiale sospetto. Dopo l’arresto, i due giovani sono stati incriminati per il possesso delle armi. A Christopher Brown, che è stato incriminato anche per minacce terroristiche, e’ stata negata la possibilità di ottenere la libertà provvisoria su cauzione, mentre Matthew Mahrer l’ha ottenuta.
”Secondo l’accusa, i due arrestati possedevano armi da fuoco, munizioni, un coltello militare, una svastica, una maschera da sci, un giubbotto antiproiettile e altre cose’ – ha spiegato il procuratore generale di Manhattan Alvin Bragg – è stata evitata una potenziale tragedia, considerato il fatto che i post indicavano la loro intenzione di usare quelle armi in una sinagoga di New York”.
Adesso, per tutti è arrivato il momento di un’amara riflessione. Durante la conferenza stampa, il rappresentante dell’FBI di New York Mike Driscoll ha dichiarato lunedì che una decisione sulla possibile incriminazione federale dei due arrestati non è ancora stata presa ma potrebbe essere possibile e che le indagini continuano.” Non ci sono pericoli immediati per la comunità ebraica newyorkese, ha garantito.
”Grazie al nostro sforzo collettivo siamo stati in grado di scoprire, indagare e soprattutto fermare una minaccia alla nostra comunità ebraica”, ha dichiarato durante l’incontro con la stampa la responsabile della polizia newyorkese Keechant Sewell.
“Questa non era una vaga minaccia” le ha fatto però eco il sindaco di New York, Eric Adams,” Era una banda armata nazista a New York nel 2022. Pensateci un momento”. ”C’e’ una nuvola scura sulla nostra nazione”, ha poi aggiunto prima di chiedere un’azione più forte per fermare il terrorismo domestico e una maggiore vigilanza alla vigilia della stagione delle feste. Per questa volta, insomma, è andata bene, ma la spirale dell’odio potrebbe colpire anche quella Grande Mela che sembrava fino a ieri al riparo.