Con queste due parashot, si conclude il libro di Shemot e finalmente, quel gruppo di settanta persone scese in Egitto al tempo di Giuseppe, diviene completamente popolo nel momento in cui si completa l’opera del Mishkan.
Il Mishkan viene inaugurato il primo giorno del primo mese: Nissan.
Questo è anche l’ultimo dei “sabati segnalati” è infatti “shabbat ha chodesh” ossia il sabato in cui si annuncia l’ingresso del mese di Nissan, nel quale cade la festa di Pesach ed in cui si celebra la liberazione del nostro popolo dalla schiavitù.
Nel commento al primo verso della Torà “bereshit“, riportando il midrash, Rash”i si chiede: perché la Torà inizi con la Creazione del mondo e non con il capitolo 12 del libro di Shemot. Esso infatti, contiene la prima mizvà che il popolo, nonostante fosse ancora schiavo, ricevette in terra d’Egitto.
Quella mizvà è contenuta nel brano che leggeremo questo shabbat, chiamato appunto “shabbat ha chodesh” “ha chodesh ha zè lakhem rosh chodashim rishon hu lakhem lechodshè ha shanà – questo mese sarà per voi il capo dei mesi, sarà il primo dei mesi dell’anno “.
L’importanza del mese di Nissan è dovuta al fatto che in esso è nato il popolo di Israele, dopo quattrocentotrenta anni di schiavitù.
È chiamato ” chodesh aviv – il mese della primavera ” e nella mishnà è chiamato ” rosh ha shanà la regalim – capo d’anno per i pellegrinaggi“. Infatti tutte le festività ebraiche fanno capo all’uscita dall’Egitto.
Dall’inizio del mese ci si comincia ad occupare di Pesach e della sua preparazione non facile: abbiamo molteplici mizvot da osservare, fra cui quella di togliere il chamez dalle nostre abitazioni , persino negli angoli più nascosti.
Durante tutto il mese ci si astiene dal recarsi al cimitero e si omettono nelle tefillot le preghiere penitenziali.
Il mese di Nissan è il mese della gheullà, secondo quanto insegnano i nostri Maestri: “di Nissan il popolo è stato redento dall’Egitto, di Nissan sarà redento da tutte le sue sofferenze”.
Shabbat shalom e chodesh tov