Con questa parashà la Torà, conferma la volontà divina di far uscire i Figli di Israele dall’Egitto, cosa che era stata già profetizzata ad Abramo nel Berit ben ha betarim e ribadita a Mosè nella visione del roveto ardente.
Quindi, come preannunciato da D-o a Mosè e quindi da costui al Faraone, iniziano le dieci piaghe (in questa parashà leggiamo le prime tre), che colpiranno l’Egitto, fino a far in modo che il Faraone riconosca l’intervento del D-o di Israele e liberi costoro dalla schiavitù.
Ad un certo momento della parashà, la Torà torna a raccontarci la genealogia dei figli di Giacobbe -Israele e della loro discendenza, di come, nel momento in cui giungono in Egitto, da un esiguo numero di settanta persone erano divenuti numerosi.
L’elenco di questo albero genealogico, inizia con le parole:
“ questi sono i capi famiglia: i figli di Ruben, primogenito di Israele, Chanoch e Falù……” (es. 6 v. 14).
I commentatori si chiedono il perché di questa ripetizione: sappiamo già da tempo che Ruben è il primogenito di Giacobbe!
Il motivo sta nel fatto che la Torà, come del resto fu quella di Giacobbe stesso, si preoccupa dell’educazione dei figli, i quali debbono assolutamente prendere esempio dal comportamento dei genitori.
Sostengono i nostri Maestri che l’educazione che il figlio primogenito deve ricevere, deve essere assolutamente superiore e migliore, rispetto a quella degli altri figli, i quali per natura seguono sempre l’esempio del loro fratello più grande.
Se l’esempio, quindi, del primogenito è positivo, il comportamento degli altri sarà ugualmente positivo, viceversa l’esempio negativo dato dal primogenito non contribuirà altri che a peggiorare il comportamento dei fratelli più piccoli.
Il nome Chanoch (figlio primogenito di Ruben, anch’egli primogenito di Giacobbe), deriva dal verbo ebraico le-channech che significa istruire all’osservanza delle mizvot.
Ecco spiegato il motivo per cui viene ripetuto che Ruben era il primogenito di Giacobbe e che suo figlio primogenito si chiamava con un nome che richiama l’istruzione ebraica.
Concludono i Maestri dicendo che, se il figlio primogenito ha delle basi salde nella Torà e nell’osservanza delle mizvot, sicuramente anche i fratelli più piccoli, seguiranno il suo esempio e saranno ben formati all’osservanza della Torà.
Shabbat shalom