“E disse Esav: ho moltissimo…..(bereshit 33;9)
Giacobbe rispose: ho di tutto“(bereshit 33;11)
I maestri fanno notare la continua diversità di carattere e di approccio fra i due gemelli, persino dopo venti anni che non si vedevano.
Esav è molto spavaldo anche e soprattutto con Giacobbe: “jesh li rav – ho moltissimo”.
Io che sono ricco ho la possibilità di aiutarti. Afferma la propria ricchezza persino davanti ai suoi cari per metterli in difficoltà.
La risposta di Giacobbe è più moderata e più idonea ad un confronto tra fratelli: “jesh li col – ho di tutto” ho tutto ciò di cui ho bisogno per me e per la mia famiglia; non ho bisogno di prendere niente da nessuno.
È se vogliamo, la stessa risposta che Abramo dà al re di Sodoma che gli offre una parte del bottino di guerra a cui lui ha fatto da arbitro.
“Non voglio neanche un laccio di scarpa, affinché non si dica, io ho fatto arricchire Abramo” (bereshit 14;21,23).
Lo zaddik non accetta doni da altra gente; semmai è lui a farli.
Questo comportamento ribadisce il principio dei Rabbini della mishnà che sentenziano: “Il ricco è colui che gioisce della propria parte“(Mishnà Avot cap. 4;1).
Shabbat Shalom