Art Spiegelman, l’autore di Maus, verrà insignito del Premio FriulAdria 2010 nell’ambito di Pordenonelegge
Raccontare a fumetti un evento drammatico di portata storica come la Shoah, che a prima vista sembra l’esatta antitesi di un tema declinabile in “comic strips”: è l’impresa compiuta da Art Spiegelman, che, consegnando alle stampe il suo “Maus” – storia di una famiglia ebraica tra gli anni del dopoguerra e il presente, fra la Germania nazista e gli Stati Uniti – ha firmato uno dei più clamorosi casi letterari della scena mondiale, accreditandosi come il più autorevole padre della ‘graphic novel’, e al tempo stesso consacrandone ufficialmente il linguaggio e l’innovativa capacità di raccontare.
“Maus”, infatti, è un fumetto autobiografico la cui narrazione dialoga costantemente fra due piani storici: il racconto di Vladek Spiegelman, sopravvissuto ad Auschwitz che narra la vicenda della sua deportazione, e la quotidianità del figlio Art nella New York di fine anni Settanta. Un rapporto forte e tortuoso, che delinea una storia che fa male, ma che è bene leggere.
Proprio per l’accuratezza dell’affresco, in cui la memoria si fissa in modo indelebile anche grazie a una scelta grafica solo apparentemente semplice ma di grande complessità formale, e una narrazione priva di retorica eppure capace di colpire duro il cuore dei lettori, Art Spiegelman vince l’edizione 2010 del Premio FriulAdria “La storia in un romanzo”, promosso dal festival Pordenonelegge in sinergia con il festival èStoria di Gorizia, su impulso di Banca Popolare FriulAdria-Crédit Agricole, che sostiene da tempo entrambe le manifestazioni, e ha deciso di legare il suo nome a un prezioso gemellaggio, testimoniando così ancora una volta la sua attenzione per i valori culturali espressi dal territorio.
Il Premio FriulAdria “La storia in un romanzo”, conferito nelle passate edizioni ad Arturo Pérez-Reverte e ad Abraham Yehoshua, si riverbera specularmente nel riconoscimento “Il romanzo della storia”, che viene assegnato ogni anno dal festival goriziano.
Art Spiegelman sarà certamente uno dei protagonisti più attesi di Pordenonelegge 2010, in programma da mercoledì 15 a domenica 19 settembre. Sabato 18 settembre l’artista ritirerà il Premio FriulAdria “La storia in un romanzo”, in occasione di un incontro con il pubblico del festival: un’occasione davvero imperdibile per ritrovare atmosfere a volte leggere, tenere, malinconiche, a volte soffocanti e crudeli di una storia familiare narrata sullo sfondo della più immane tragedia del Novecento.
Biografia
Art Spiegelman è nato a Stoccolma nel 1948 da genitori ebrei polacchi rifugiati, che di lì a poco hanno deciso di trasferirsi negli Stati Uniti. Inizia a disegnare professionalmente all’età di 16 anni. Dopo aver studiato arte e filosofia all’Harpur College, inizia a collaborare con vari periodici come il New York Times, Playboy e il Village Voice con illustrazioni e cartoons.
Nel 1980 fonda con la moglie Francoise Mouly la prestigiosa rivista Raw, dedicata ai fumetti e alla grafica di avanguardia. Sulle pagine di Raw pubblica la sua storia più famosa, Maus, in gran parte autobiografica e incentrata sui difficili rapporti tra un figlio autore di fumetti e il padre ebreo sopravvissuto all’Olocausto, con gli ebrei ritratti come topi e i nazisti come gatti. Tra i riconoscimenti avuti per Maus ci sono una borsa di studio Guggenheim, la candidatura al Nazional Book Critics Circle Award e, nel 1992, lo Special Award del premio Pulitzer. Con L’Ombra delle Torri (In the Shadow of No Towers), fumetto ispirato alla tragedia dell’undici settembre, Spiegelman torna a disegnare dopo un decennio d’assenza durante il quale ha scritto saggi e ha realizzato copertine per il New Yorker. Attualmente insegna alla School of Visual Arts di New York.
Fonte