Anche in questa parashà Mose’ si rivolge al popolo ricordandogli i principi fondamentali dell’ebraismo, attuabili attraverso l’osservanza delle mizvot. La frase centrale contenente tutto il possibile sentimento ebraico, ed il concetto di popolo, la si trova fra quelle mizvot chiamate “ghemilut chasadim” che riguardano questioni umanitarie: la zedaka’, l’assistenza alle persone bisognose, agli orfani ed alle vedove e agli stranieri, e le regole che riguardano invece il rispetto degli animali e delle loro vite, in relazione alla nostra necessità alimentare – la kasherut
In mezzo a questi due argomenti Mosé sentenzia un imperativo o una constatazione, che segna il nostro destino nel corso dei millenni: “banim attem lA’ Elohekhem – siete dei figli per il Signore vostro D-o!”.
I commentatori fanno notare che coloro che sono figli dello stesso Padre, sono fratelli tra loro e quindi legati fortemente dallo stesso destino.
La storia ci insegna!
La nostra storia ci insegna che, persino coloro che si sentono lontani dalle regole della Torà, da quelle riguardanti la “ghemilut chasadim”, a quelle rigardanti la “kasherut”, sono pur sempre ebrei e nessuno potra’ mai allontanarli dal destino, positivo o negativo, legato al nostro popolo.
Shabbat shalom