“Lakhen emor hinnenì noten lo et beritì shalom – dunque dì: ecco io concedo a lui il mio patto di pace”
La parashà di Balak dello scorso shabbat, termina con la grave punizione divina inflitta al popolo, nella quale muoiono ventiquattro mila persone.
Pinechas è colui che pubblicamente scatena l’eccidio, colpendo con una lancia l’uomo ebreo e la prostituta medianita, con la qualestava avendo un rapporto sessuale.
Eppure, anche se l’atto di Pinechas sembra violento, la Torà narrandoci prima l’appartenenza famigliare di costui, ci parla di pace.
Chi era Pinechas? Perché D-o dopo il suo gesto, parla di ritorno ad una condizione di pace per il popolo?
Di Pinechas, la Torà ci racconta la sua famiglia: era figlio di Elazar figlio di Aharon.
Quindi nipote del Sommo Sacerdote, famoso per essere considerato “ohev shalom ve rodef shalom – amante della pace e inseguitore della pace”. È quasi sicuro che il motivo per cui la Torà sottolinei che Pinechas era nipote di Aharon, fosse proprio per ribadire il suo carattere simile a quello di suo nonno.
Il gesto di Pinechas, non viene gradito da molti; anzi, da buona parte dei commentatori viene criticato. Naturalmente, chi fa è sempre esposto a critiche; probabilmente se Pinechas non avesse agito in questo modo, sarebbe stato criticato per non aver fatto nulla. Comunque l’agire in questo modo lo rende gradito a D-o, che ristabilisce la pace in mezzo al popolo grazie al suo gesto.
A volte la pace non si ottiene con la pace; essa non è la negazione della guerra. Per raggiungere una situazione di stabilità, a volte servono anche modi decisi.
Non c’è dubbio che quella di cui il popolo si era macchiato a “baal peor“, non era una colpa di distrazione – bensì un qualcosa di particolarmente grave – fatta con cognizione, sia dei midianiti che l’ avevano provocata, sia di una gran parte di popolo che si era prestato. Comunque è considerata la colpa, insieme a quella del “vitello d’oro”, più grave in assoluto. È probabile che, se ad agire così fosse stato Mosè, la cosa non avrebbe avuto alcuna risonanza. Proprio Pinechas, un uomo di inclinazione mite, provoca un effetto così forte, da coinvolgere anche chi non si era macchiato di quella colpa.
Pinechas dunque, agisce non per pubblicizzare la sua persona – come alcuni commentatori spiegano – ma per zelo, convinzione, ma soprattutto per il bene del popolo. Naturalmente non tutti possiamo agire in questo modo, altrimenti metteremmo in pericolo il governo e la stabilità sociale.
Pinechas forse, in quella occasione poteva farlo: era il nipote di Aharon!
Shabbat shalom