Balak è il re di Moav, popolazione che aveva passivamente assistito alla vittoria del popolo ebraico contro i popoli che lo avevano attaccato durante i quaranta anni di peregrinazione nel deserto.
La “malattia” di cui Balak soffriva, non era quella di trovarsi al cospetto di un popolo particolarmente forte militarmente, quanto quella di vedere una popolazione unita e compatta.
Nei capitoli della Torà che seguiranno, il Signore, mette sempre in guardia il popolo per i tempi futuri, dicendogli di essere sempre unito, soprattutto nei periodi difficili.
L’ammonimento della Torà è rivolto al popolo che deve essere sempre unito e compatto; sarà questa la “formula magica” che farà temere tutti i popoli nemici del nostro popolo, sia nel passato che soprattutto nel presente, più vicino a noi.
Questa è sempre stata la forza del nostro popolo, nel passato, nel presente e se D-o vorrà, anche nel futuro.
“Be derekh echad jezzehu’ elekha, u ve shiva’ derakhim janussu le fanekha”
“Per una strada usciranno verso di te e per sette strade scapperanno davanti a te”
Shabbat shalom