“I miei nonni materni sono sopravvissuti all’Olocausto. Si trovavano ad Auschwitz”
Il cileno Nicolas Massu, classe 1979, è famoso soprattutto per essere l’unico giocatore nella storia del nostro sport capace di aggiudicarsi la medaglia d’oro olimpica in singolare e in doppio all’interno della stessa edizione delle Olimpiadi: si tratta dei Giochi di Atene 2004, vittorioso rispettivamente su Mardy Fish e sulla coppia tedesca composta da Nicolas Kiefer e Rainer Schuttler. “Il tennis è uno sport individuale, mentalmente sei solo”, ha detto Massu in un’intervista per l’ITF. “Mi sono allenato nelle accademie sin dalla tenera età, per questo i miei genitori mi hanno insegnato come affrontare lo stress.
Non a caso ho un carattere così competitivo e lotto sempre fino alla fine. Per i sudamericani è molto difficile: non abbiamo tanti tornei, dobbiamo viaggiare sin da quando siamo giovanissimi. Tuttavia, ho sempre cercato di rimanere positivo ed essere più forte del mio rivale.
Ho sempre voluto vincere”. Nicolas ha spiegato da dove proviene tutta la sua determinazione: “I miei nonni materni sono sopravvissuti all’Olocausto. Si trovavano ad Auschwitz. Dopo la guerra si spostarono in Cile, è stato mio nonno a farmi conoscere questo sport.
Per molti anni mi ha supportato, mi ha portato al circolo. Mia nonna, 94 anni, ha ancora il numero del campo di concentramento inciso sul polso. Mi hanno spiegato cosa sopportarono e questo mi ha dato forza. Se loro sono sopravvissuti a tutto questo, perché io non dovrei rimanere positivo giocando a tennis per guadagnarmi da vivere?”.
La magnifica esperienza vissuta ad Atene nel 2004
Infine, Massu ha ripercorso il suo splendido ricordo delle Olimpiadi greche del 2004, in cui è riuscito a trionfare anche in doppio col connazionale Fernando Gonzalez: “Sono state le due settimane migliori della mia vita.
Ho sempre voluto scrivere la storia in questa disciplina. A cinque anni guardai le Olimpiadi di Los Angeles 1984, mentre nel 2000 sono stato il portabandiera del mio Paese a Sydney. E’ stato indimenticabile, non credevo che quattro anni più tardi avrei vinto due medaglie d’oro.
A volte mi chiedo come possa essere possibile che io sia l’unico tennista maschile capace di aggiudicarsi due medaglie d’oro alle stesse Olimpiadi. Ho sempre lavorato sodo per vincere qualcosa di importante nella mia carriera, che fosse la Coppa Davis o un titolo del Grand Slam.
Avevo 24 anni, avevo esperienza e dal punto di vista fisico ero in ottima forma: il tabellone era molto difficile, ma riuscii ad arrivare fino in fondo e a vincere”.