Sabato della visione -shabat chazon- è il nome del sabato appena passato, quello che precede il nove di Av, quest’anno lunedì sera. La visione è quella del profeta Isaia e la parola “visione” sta proprio all’inizio del suo libro, di cui abbiamo letto questo sabato il primo capitolo come haftarà speciale, tanto speciale da meritare nel rito italiano una melodia unica austera. La visione di cui si parla è terribile, quella di una terra desolata che finirà distrutta del tutto se non si rifonda la società su giustizia e solidarietà. Pur nel momento difficile che attraversiamo, la nostra situazione, in eretz Israel e nella golà, non è, grazie a D., così drammatica come quella descritta da Isaia ai suoi tempi. Ma aldilà delle questioni militari e di sicurezza la domanda sul futuro, soprattutto qua, è aperta. Di una cosa certamente abbiamo bisogno, qui e altrove, e facciamo fatica a trovarla: una visione vera, soprattutto dalla nostra leadership, che garantisca un futuro al nostro ebraismo.
rav Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma