La rassegna stampa ebraica dal mondo di Kolòt a cura di Ruth Migliara
Studiare ciò che non è Torà, può aiutare a capire la Torà
Rav Norman Lamm, segretario della Yeshiva University, esplora nel suo libro Torah Umadda una modalità di approccio alla tradizione ebraica in cui si concilino cultura laica e studio religioso. Siamo alla terza edizione di quello che ormai è un classico in cui Lamm offre, in una combinazione di storia e teologia, varie modalità ebraico ortodosse per affrontare gli studi secolari.
Per Rabbi Lamm lo studio della cultura laica può consentire di apprezzare o comprendere meglio la la Torah e, d’altronde, è anche un modo per “santificare”degli studi che altrimenti rimarrebbero fini a se stessi, per non dire fuorvianti, in un’ottica religiosa ortodossa.
http://torahmusings.com/2011/01/torah-umadda-is-better-than-ever/
L’antisemitismo diventa terrorismo in Canada
Montreal.Il quartiere cittadino con più densa popolazione ebraica, Cote St. Luc, ha subito questo fine settimana attacchi a quattro sinagoghe e ad una yeshiva. Negli ultimi cinque anni, l’antisemitismo nel Quebec ha assunto una nuova fisionomia.
Se in precedenza si manifestava prevalentemente con vetrate rotte in yeshivot e altre istituzioni ebreache, insulti razzisti e battaglie di neve tra i bambini del luogo, ora il fenomeno è qualcosa di nuovo e spaventoso. A differenza degli altri stati americani, come pure delle altre province del Canada, il Quebec gode di piena autonomia nell’ambito della politica migratoria. E in questo senso si è favorita negli ultimi anni l’immigrazione da ex colonie in terre arabe, dal Marocco al Libano.
Montreal ha così oggi la più grande comunità libanese del mondo fuori da Beirut e la seconda più grande diaspora di marocchini e algerini, dopo Parigi e Marsiglia. Come in Francia, questi immigrati hanno portato un disprezzo profondo per il cosmopolitismo europeo, venato da massicce dosi di antisemitismo.Gli attacchi contro istituzioni ebraiche, come quelli dello scorso fine settimana, sono dunque in Quebec una nuova manifestazione di un grave problema internazionale.
http://www.tabletmag.com/news-and-politics/56344/aux-armes/
La rivincita glamour delle donne ebree ortodosse
Scorrendo il catalogo di Urban Outfitters, nota industria di abbigliamento americana che vende i suoi prodotti su internet, si rimane colpiti dalle immagini che ritraggono la nuova collezione per la primavera 2011. A fare da ispirazione a stilisti e fotografi sono state questa volta le donne ultra ortodosse.
Non però le ricche signore dell’Upper West Side, ma bensì la madre indaffarata con due bambini in braccio, foulard in testa e sguardo assorto nella fretta della preparazione dello Shabbat, che siamo abituati a incontrare in Israele alla coda dei supermercati di venerdì.
http://www.jewcy.com/arts-and-culture/urban-frumfitters
Challot per mussulmani
East End era una volta la culla della Comunità ebraica della Gran Bretagna, con più di 150.000 immigrati ebrei. Ne sono rimasti solo 2.000. Rinkoff è un panettiere kosher aperto da 100 anni. Vende challot e pane e gli affari vanno ancora benissimo.Come è possibile? I nuovi clienti ci sono, ma non sono più ebrei. Sono uomini d’affari, madri di famiglia ,ma soprattutto i moltissimi mussulmani che abitano ora la zona.
http://www.thejc.com/lifestyle/food/44037/the-haimishe-challah-baked-banglatown