Nel suo Responso n. 9 R. Yehudah ha-Levy Mintz ci fornisce un’analisi approfondita delle halakhot relative all’anno embolismico. Come è noto, i mesi dell’anno ebraico sono stabiliti in base alle fasi lunari (machzor ha-levanah), mentre gli anni e le stagioni seguono il moto apparente del sole intorno alla terra (machzor ha-chammah). La somma di dodici mesi lunari è mediamente di 354 giorni, 11 in meno rispetto all’anno solare. La necessità di conciliare i due cicli nasce dal fatto che secondo la Torah Pessach, che comincia il 15 del mese di Nissan, deve sempre cadere nella stagione di avìv (primavera): “Osserva il mese di Aviv e farai Pessach per H. tuo D., poiché nel mese di Aviv H. tuo D. ti ha tratto fuori dall’Egitto” (Devarim 16,1).
L’adattamento si compie aggiungendo un mese in più all’incirca ogni tre anni, cosicché l’anno in questione, detto embolismico (shanah me’ubberet), comprende tredici mesi anziché dodici. Si duplica il mese di Adar in quanto esso è chiamato nella Bibbia Ebraica dodicesimo mese: se infatti si duplicasse qualsiasi altro mese, ci sarebbero degli anni in cui Adar perderebbe lo status di dodicesimo mese e si contravverrebbe al versetto. In una fase più antica la decisione se intercalare o meno il secondo Adar spettava di volta in volta al Sinedrio di Yerushalaim in base a considerazioni legate all’agricoltura e alla meteorologia. Dopo la sospensione del Sinedrio (metà del IV sec.) i Maestri hanno stabilito una regola fissa, per cui il secondo Adar viene intercalato sette volte ogni diciannove anni, per l’esattezza il 3°, 6°, 8°, 11°, 14°, 17°, 19° anno di ogni ciclo. Il corrente anno 5776 è il 19° e ultimo del 304° ciclo lunare dalla creazione del mondo.
Negli anni embolismici si festeggia Purim nel secondo mese di Adar, in modo da accostare il più possibile fra loro le due feste di redenzione, Purim e Pessach. Allo stesso modo i quattro Sabati segnalati in cui si legge una Parashah speciale nel secondo Sefer si celebrano nel secondo Adar, in quanto sono strettamente legati alle due ricorrenze. Tuttavia anche nel primo mese di Adar vale il principio: mi-she-nikhnas Adar marbim be-simchah, “da quando comincia il mese di Adar si aumentano le manifestazioni di gioia”. Inoltre, nei giorni 14 e 15 del primo Adar (noti come Purim Qatàn) non si recitano le preghiere penitenziali. Ci sono peraltro due argomenti inerenti alla vita ebraica delle famiglie che meritano di essere approfonditi.
Come ci si regola con il Bar Mitzwah e con gli anniversari? Quale dei due mesi di Adar “fa testo” in questi casi? Può darsi il paradosso che un ragazzo divenga Bar Mitzwah prima di un altro più anziano, qualora siano nati rispettivamente all’inizio di Adar secondo e alla fine di Adar primo di un anno di tredici mesi. Se infatti tredici anni più tardi l’anno conta un solo Adar, diviene Bar Mitzwah per primo il più giovane. Il problema si pone nell’eventualità inversa: se cioè un ragazzo nato nel mese di Adar di un anno di dodici mesi diviene Bar Mitzwah nel primo o nel secondo Adar di un anno di tredici mesi. Quale dei due Adar è il vero Adar? Il secondo è una ripetizione del primo, o il primo è un’anticipazione del secondo? Stante il dubbio irrisolto, R. Yehudah sostiene che nel caso del Bar Mitzwah si debba rimandare il festeggiamento al secondo Adar, per il timore che nel primo non abbia ancora raggiunto la maggiore età. A meno che l’anno in cui il ragazzo è nato non fosse anch’esso embolismico: in tal caso, se il ragazzo è nato nel primo Adar, celebrerà anche il suo Bar Mitzwah nel primo Adar.
Diverso è il caso di un defunto deceduto nell’unico mese di Adar di un anno di dodici mesi. A proposito degli anniversari negli anni embolismici vi sono infatti minhaghim differenti. I Sefaraditi celebrano l’anniversario nel secondo Adar, al pari di tutte le altre ricorrenze. La decisione di R. Yehudah segue invece l’uso degli Ashkenaziti (minahag seguito anche a Torino) che lo celebrano nel primo Adar, per due motivi: a) la recitazione del qaddish acquisisce meriti all’anima del defunto e ciò deve essere fatto prima possibile; b) il secondo Adar è più gioioso del primo, in quanto comporta la festa di Purim e i Sabati segnalati. Vi è tuttavia chi usa osservare nell’anno embolismico un “doppio” anniversario in entrambi i mesi. Fanno eccezione, secondo tutti, i casi in cui anche il decesso è avvenuto in anno embolismico: in tal caso se il decesso è avvenuto nel primo Adar lo si ricorderà nel primo Adar e analogamente per il secondo Adar (cfr. Orach Chayim 568,7; Remà e Mishnah Berurah ad loc.).