1) Si ripete la Berakhah di Shehecheyyanu nel Qiddush della seconda sera. A Baghdad le donne usano recitarla quando accendono i lumi.
2) Per il Qiddush della prima sera di Shavu’ot occorre attendere l’Uscita delle stelle affinché le giornate dell’Omer siano effettivamente “complete”. Per il Qiddush della seconda sera e così pure per l’accensione dei lumi è invece lecito anticipare.
3) Durante il Tiqqun della notte non si deve chiacchierare di argomenti profani: “ogni volta che c’è un raduno di molte persone lo Yetzer ha-Ra’ le induce a parlare di argomenti vani e da una parola all’altra si arriva a fare discorsi proibiti e maldicenza”…
6) Il giorno di Shavu’ot si usa leggere il libro dei Tehillim (Salmi) perché è l’anniversario della morte del re David.
7) Anche il secondo giorno di Shavu’ot deve essere dedicato allo studio della Torah. Secondo un’opinione nel Midrash la Torah fu consegnata il 7 Sivan.
8) La Torah proibisce qualsiasi Melakhah di Yom Tov come di Shabbat, eccetto quelle riguardanti la preparazione del cibo (okhel nefesh). Ma i Chakhamim hanno proibito la mietitura, la trebbiatura, la macinazione, il setaccio, il raccolto della frutta, la sua spremitura e la cattura di animali perché sono operazioni che di solito si compiono su larga scala e pertanto c’è il rischio che le si faccia per i giorni feriali successivi. Tutto ciò che è proibito all’Ebreo non si può neppure richiedere a un non-ebreo di farlo per noi.
9) Di Yom Tov è permesso trasportare per la strada oggetti, purché servano a qualche scopo utile a destinazione. Non è lecito p.es. trasportare chiavi che al momento non ci servono.
10) E’ proibito fare il formaggio di Yom Tov, ma è permesso fare il gelato per il giorno stesso, “per la gioia di Yom Tov, perché a Shavu’ot fa caldo e se ne ha godimento”.
11) Ossa e bucce separate dal cibo durante il pasto di Yom Tov non possono essere trasportate per nolad (lett. “cose neonate”), sebbene sia permesso farlo di Shabbat. Così se Yom Tov cade di Shabbat è permesso.
12) Non è lecito pesare gli ingredienti o prendere misure, neppure tramite un non-ebreo. E’ però permesso dire a quest’ultimo: “Portami un chilo di carne”, perché la richiesta va intesa in modo approssimativo e non come un invito a pesare…
15) E’ proibito produrre fuoco, ma accendere da un fuoco già acceso è permesso, perché il divieto (rabbinico) non riguarda il fuoco in quanto tale, ma il fatto di produrre qualcosa di nuovo (cfr. n. 11).
16) E’ proibito cucinare il primo giorno per il secondo, ma è permesso cucinare il primo giorno in abbondanza pensando al secondo, a due condizioni: a) non si dica esplicitamente che questa è l’intenzione; b) lo si faccia prima del pranzo del primo giorno, in modo da darsi effettivamente l’occasione di consumare nello stesso giorno parte di ciò che si è appena cucinato. Cucinare subito prima del tramonto fingendo di mangiare subito due bocconi allo scopo di giustificare ciò che si è fatto non è ammesso…
22) Non è lecito cucinare per un Nokhrì. Preparare il caffè per sé e per lui se viene in visita è permesso, in quanto con il medesimo sforzo si riempie un’unica caffettiera.
23) Non si può maneggiare un uovo che sia stato deposto di Yom Tov, ma il giorno successivo è permesso.
25) Non è lecito estinguere una fiamma di Yom Tov, né togliere olio da un lume già acceso. Secondo alcuni è però permesso collocare il lume in un luogo ventoso sapendo di provocarne lo spegnimento a condizione che il vento non soffi già…
28) Frutta e verdura di stagione (o pesce) portata da non ebrei di Yom Tov, per cui sussiste il rischio che sia stata raccolta il giorno stesso, non può essere mangiata. Se non è di stagione, ma è giunta da fuori città, è proibita per la persona cui era destinata, per i suoi famigliari e ospiti ma è permessa a tutti gli altri. Ciò che viene portato da vendere al mercato è considerato destinato alla maggioranza e pertanto, se la popolazione è prevalentemente non ebraica, in questo caso è permesso acquistarlo (a credito!).
29) Frutta e verdura che sia stata raccolta di Yom Tov è proibita anche il giorno successivo se è Shabbat e viceversa, ma dal primo al secondo giorno di Yom Tov (nei Shalosh Regalim) diviene permessa. E’ però proibito acquistare (a credito) di proposito la frutta raccolta il primo giorno per mangiarla il secondo e così pure chiedere a un non-ebreo di farlo. Solamente se il non ebreo il primo giorno porta la frutta a casa dell’ebreo di propria iniziativa è permessa il secondo giorno. Non è lecito chiedere a un non ebreo di fare qualsiasi acquisto per noi di Yom Tov se sappiamo che maneggia denaro.