La festa di Chanukkà che gli ebrei festeggiano in questi giorni viene ricordato nei testi classici come espressione di due miracoli diversi: l’ampolla d’olio incontaminato, trovata dal Gran sacerdote, dopo che gli ellenisti avevano profanato il Tempio, e la vittoria dei pochi contro i molti, dei Maccabei sugli ellenisti. L’olio sebbene sufficiente per accendere il Candelabro per un solo giorno, durò otto giorni, e per questo ancora oggi si accendono i lumi della Chanukkà per otto sere di seguito, e si ricorda la resistenza miracolosa del manipolo di ebrei nelle preghiere e nei salmi che chi leggono per l’occasione.
In apparenza si tratta di due eventi completamente diversi senza alcuna apparente relazione tra di loro, ma in realtà c’è un elemento comune in entrambi i “miracoli” e può essere importante ricordarlo in questi tempi: poco olio fu sufficiente per accendere la lampada per molti giorni; pochi uomini riuscirono a resistere e a sconfiggere un esercito molto più numeroso e una cultura – quella greca – che aveva sottomesso le altre.
La Legge ebraica si trova molto spesso a confrontarsi con problemi in cui anche una piccola quantità non perde la sua qualità e la sua identità. Ecco alcuni esempi:
- Una quantità infinitesimale di sostanza lievitata, prodotta durante la festa di Pasqua, in cui si mangiano azzime non lievitate, rende proibito il consumo di un alimento durante quella festa;
- Una piccola quantità di caglio animale proibisce il formaggio con cui è stato prodotto;
- Un uovo deposto da una gallina in un giorno festivo e che si sia mischiato con uova deposte in un giorno feriale, proibisce l’uso di tutte le uova tra le quali si è confuso per tutto il giorno festivo.
L’idea che piccole quantità possono essere determinanti e talvolta fondamentali nella vita di tutti i giorni si va sempre più consolidando nel mondo moderno. Ecco alcuni esempi:
- poche parti per milione possono essere pericolose e causare gravi malattie e perfino la morte (l’intolleranza al glutine produce la celiachia, l’intolleranza al lattosio causa gravi problemi);
- pochi atomi dei metalli pesanti che entrano a far parte dei cibi che mangiamo possono creare guasti imprevedibili;
- poche cellule impazzite possono produrre anche tremende malattie.
La globalizzazione che caratterizza il mondo moderno tende proprio ad avvalorare l’idea che è sempre meglio che una minoranza si adegui all’opinione della maggioranza, mentre la tradizione ebraica insegna il contrario: la verità si può trovare anche in una piccola minoranza. La globalizzazione ha assunto nomi diversi nel corso della storia: tentativi di globalizzazione sono stati l’Ellenismo, il Cristianesimo, l’Islamismo, il colonialismo occidentale. I Maccabei sono stati i primi ad opporsi alla globalizzazione voluta dalla Cultura greca e, così facendo, hanno fatto un servizio all’Umanità tutta e hanno lasciato un segno indelebile nella Storia dell’uomo (si legga cosa scrive in proposito Bertrand Russel nella sua Storia della Filosofia).
Nel buio non si distinguono gli oggetti, nella confusione tutto sembra identico: una piccola luce è riuscita a vincere il buio che caratterizza la globalizzazione. E questo ancora oggi è possibile.
Illuminare il mondo, insegnando il valore e il significato della norma di Chanukkà, è una parte della missione ebraica nel Mondo. Ogni volta che un ebreo accende il proprio Candelabro e pone il suo lume alla finestra del Mondo – come stabilisce la tradizione – dà il suo contributo alla lotta contro chi vuole utilizzare gli strumenti che la tecnologia moderna mette a disposizione dell’uomo per eliminare le diversità.
Della luce di questi lumi, per quanto piccola, non abbiamo il permesso di fare un uso diverso da quello per cui fu creata: per ribadire ancora una volta l’idea per cui i pochi devono e possono farcela contro i molti e per insegnarci che, ieri come oggi, anche poco olio puro è sufficiente per non perdere la propria identità.
Scialom Bahbout