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Cultura ebraica a tutto campo

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Author page: Rav Riccardo Di Segni

La controversa origine biblica della shechità

Nota sull’interpretazione di Deut. XII, 20-21 Parashat Reè

Estratto da “La Rassegna Mensile di Israel”, Lug. Ago. 1977

In questa nota si sviluppano brevemente alcuni punti accennati in un precedente articolo pubblicato in questa rivista[1], a proposito delle origini del rito ebraico della macellazione rituale (shechità).

La shechità rappresenta uno dei più significativi esempi di un rito caratteristico dell'ebraismo, che, per quanto molto antico e originale, non ha precisi riferimenti nel testo biblico.

La tradizione rabbinica, avvertendo questa contraddizione aveva ricercato nel Pentateuco le possibili allusioni alla macellazione rituale. I risultati di questa ricerca sono nella indicazione attribuita a Rabbi[2] (in una Barajità riportata più volte nel Talmud Babilonese[3]) del verso di Deut. 12:21, nella espressione: «e ucciderai con modi sacrificali (vezavachtà)... come ti ho comandato»; dove “come ti ho comandato" sarebbe proprio l’allusione alla precettistica che disciplina la macellazione, trasmessa oralmente insieme alla legge scritta.

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