Belgio: Aggredita e malmenata bambina di 13 anni da compagni di scuola al grido di “sporca ebrea”. Sotto invece trovate la minacciosa smentita di Lev Chadash al Kolot del 25/11 (clicca).
Emanuel Baroz
Bruxelles, 22 Novembre 2011 – Grande sconcerto in Belgio per l’aggressione antisemita subita venerdì scorso intorno alle ore 16:00 da una bambina di religione ebraica da parte di alcune sue compagne di scuola. Océane Sluijzer, 13 anni, aveva appena finito il suo allenamento presso il centro sportivo di Neder-Over-Heembeek, a nord di Bruxelles,quando è stata aggredita da cinque ragazze di origine marocchina più grandi di lei che l’hanno insultata al grido di “sporca ebrea” colpendola poi con almeno due schiaffi. Océane ha tentato invano di fuggire. Afferrata dalla banda di ragazze, è stata picchiata dopo aver sentito ripetere: “Sta’ zitta, sporca ebrea e torna al tuo paese.” La notizia è stata riportata dal giornale «La Dernière Heure».
“Le sono andate addosso in cinque, l’hanno afferrata per i capelli e le hanno fatto battere la testa sulle ginocchia. È stata picchiata da tutte le parti “, ha detto suo padre, che ha spiegato che era da qualche tempo che sua figlia aveva problemi con altri studenti della sua scuola. “Mia figlia è stata chiamata sporca ebrea almeno una dozzina di volte l’anno scorso e, già alcune volte a partire dall’inizio dell’anno scolastico. C’è un antisemitismo latente in questa scuola, e del resto ne avevo già avvertito il Provveditore”, ha dichiarato.
Océane soffre di una commozione cerebrale e di una infiammazione delle vertebre cervicali. Ha presentato denuncia alla polizia e ha identificato tre dei suoi aggressori, che frequentano la sua stessa scuola.
Il Comitato di Coordinamento delle Organizzazioni ebraiche del Belgio (CCOJB) si è detto “scioccato” dall’aggressione antisemita subita da Océane. Il CCOJB ha chiesto alle autorità giudiziarie di fare in modo che l’inchiesta sia accelerata senza indugio e si riserva il diritto di intentare una causa civile a questo riguardo. Ribadisce inoltre la sua richiesta al Ministro dell’istruzione, Marie-Dominique Simonet, di “mettere in atto nelle scuole della comunità francofona un appropriato programma educativo per prevenire ingiustificabili tensioni tra le comunità”.
Da parte della classe politica, Viviane Teitelbaum, deputata MR (Mouvement Réformateur, centro-destra francofono) al Parlamento di Bruxelles, lunedì ha lanciato la polemica su Facebook, dice “Le Soir”. “Ho voluto denunciare questo atto a voce alta e forte perché i media non ne hanno fatto menzione questo fine settimana. Si parla spesso persone aggredite negli autobus – va bene – ma si tace sulle aggressioni antisemite. E ‘spaventoso. Non bisogna meravigliarsi se l’antisemitismo colpisce nelle scuole “, ha scritto sul social network.
http://www.focusonisrael.org/2011/11/23/belgio-antisemitismo-aggressione/
Va tutto bene, anzi benissimo
Aldo Luperini
Nell’articolo intitolato “Atene e Sparta” da voi pubblicato il 25/11/2011 avete illecitamente pubblicato stralci di una mia corrispondenza privata decontestualizzando quanto da me scritto in modo da gettare discredito e allarme sullo stato di salute dell’Associazione per l’Ebraismo Progressivo – Lev Chadash
Lev Chadash infatti non solo non “piange” ma, considerando il continuo e progressivo aumento dei propri iscritti avrebbe più di un motivo per “ridere”.
L’invito che avete pubblicizzato riguarda l’iniziativa di alcuni soci di Lev Chadash che si stanno impegnando per aggiungere un’opportunità in più di incontro il venerdì sera. Cerchiamo di avvicinare e ritrovare quei membri della nostra Comunità che nel tempo si sono allontanati o frequentano di meno il tempio: a volte si tratta di famiglie che hanno difficoltà a conciliare il menage famigliare con le funzioni del sabato mattina ma che sentono la necessità di avvicinare i figli alla gioia dello Shabbat. Forse è per questo che stanno apprezzando così tanto queste Kabalat Shabbat seguite da una cena comunitaria. Le modalità di conduzione della Kabalath Shabbath sono ovviamente state concordate sia col Rabbino sia coi vertici di Lev Chadash che infatti pubblicizzano l’iniziativa sul sito www.levchadash.it.
A queste serate partecipano mediamente una trentina di persone con ragazzi e bambini per i quali la presenza al sabato mattina risulta difficile o, peggio, impossibile. Organizziamo una di queste Kabalath Shabbat “per famiglie” ogni mese ed il numero dei partecipanti è in continuo aumento.
*Past President di Lev Chadash