Un insegnamento dei maestri della mistica, dice che il Nome divino tetragrammato, scritto con le lettere “Yod”, “Heh”, “Waw”, “Heh”, è la fonte di ogni benedizione nel mondo. Queste quattro lettere possono essere disposte in dodici diverse combinazioni, corrispondenti ai dodici mesi dell’anno e ogni mese è influenzato da una configurazione.
Il mese di Nissan, ad esempio, è sotto l’influenza della prima combinazione: “Yod”, “Heh”, “Waw”, “Heh”. Nissan è il mese del grande prodigio dell’uscita degli ebrei dall’Egitto. È il mese in cui la presenza di Dio, attraverso tutti i miracoli operati in Egitto e sul mar Rosso, è stata manifesta, chiara ed evidente. Il mese di Nissan è dunque rappresentato dalla combinazione che esprime il Nome divino nel giusto ordine. A questa combinazione, tra l’altro, si allude nel versetto dei Salmi (96:11) “Y’ismechu H’ashamayim W’etagel H’aaretz/I cieli si rallegreranno e la terra esulterà”, il cui “notarikon” forma il nome tetragrammato del Signore nell’ordine diretto “Yod”, “Heh”, “Waw”, “Heh”.
Tra le altre undici combinazioni, troviamo però anche la versione inversa del tetragramma: “Heh”, “Waw”, “Heh”, “Yod”. A questa combinazione corrisponde il mese di Tamuz, che inizierà proprio questo sabato. Tamuz è il mese della crisi e della calamità, in cui il Signore è celato e nascosto, in cui siamo sottoposti a severi giudizi, per questo è rappresentato dal rovesciamento del Tetragramma.
È interessante notare che il versetto che allude al Tetragramma rovesciato si trova nel quinto capitolo libro di Ester, in cui Haman riferisce a sua moglie, a tutti coloro che lo amavano e ai suoi numerosi figli, tutta la gloria, gli onori e le ricchezze che aveva ottenuto ma, “wechol zeh enenu shoveh li/tutto questo non vale nulla per me”. Le lettere finali delle parole “zeH enenu(W) shoveH lY/questo non vale nulla per me” sono “Heh”, “Waw”, “Heh”, “Yod”, la combinazione rovesciata del Nome di Dio che influenza il mese di Tamuz.
In questo versetto, (Ester 5:13) il malvagio Haman esprime tutta la sua frustrazione per il fatto che un uomo – Mordekhai – e pure ebreo, si sia rifiutato di inchinarsi davanti a lui. Sebbene Haman fosse il secondo in comando nel più grande impero del mondo e godesse di tutta la ricchezza, la fama e il prestigio a cui si potesse ambire, non era soddisfatto. Era infuriato dal fatto che un solo uomo si rifiutasse di inchinarsi a lui, al punto che tutto ciò che aveva “non valeva nulla”.
Come sappiamo, questo insaziabile desiderio di onore e la prepotente gelosia di Haman, lo portarono ad una rapida caduta.
Cosa fare allora in questo mese a cui corrsiponde il Nome di Dio al contrario?
Dobbiamo agire in modo tale da reinvertire il Tetragramma e per raggiungere questo scopo dobbiamo invertire la cattiva qualità di Haman, trasformando Tamuz in Nissan, trasformando il mese di calamità in un mese di evidenti miracoli.
È opportuno trascorrere gran parte di questo mese pensando e piangendo per la distruzione delle mura di Gerusalemme, preludio alla distruzione del Bet Hamikdash, la dimora edificata per rendere onore al Signore e dare residenza alla Sua Presenza. Ma dovremmo anche concentrare i nostri sforzi per evitare l’invidia e l’autoesaltazione. Tamuz è il mese in cui dobbiamo ricordare a noi stessi che il nostro obiettivo e la nostra aspirazione, devono essere quelli di portare onore e gloria a Dio e non a noi stessi.
Quest’anno, il capo mese di Tamuz cade nel sabato in cui leggiamo la parashà di Qorach, che ci parla proprio del potere distruttivo della gelosia. Qorach, come Haman, godeva di grande prestigio e ricchezza, ma era insoddisfatto e invidioso. I commentatori alla Torà spiegano che Qorach era tra i Leviti che trasportavano l’Arca dell’allenza nel deserto, una posizione molto ambita e prestigiosa. Ma “tutto questo non valeva nulla” per lui. perché era consumato dall’invidia per suo cugino, Elitzafan, che era stato scelto come rappresentante del suo gruppo di Leviti. Qorach riteneva che questa nomina, per diritto di nascita, dovesse ricadere su di lui.
Questi sentimenti di gelosia, portarono Qorach a insorgere contro Mosè, una scelta nefasta che costò la vita a lui e alle 250 persone che si unirono in questa ribellione.
Da questa storia possiamo imparare quali siano i pericoli della gelosia, per essere consapevoli, come ebrei, che il nostro obiettivo è rendere onore al Signore con le nostre opere.
Se condurremo la nostra vita con questo obiettivo ben saldo nella mente e nel cuore, avremo la forza per non cadere nell’invidia o nel risentimento. In questo capo mese, tentiamo di prenderci l’impegno di indirizzare le nostre energie sul fare ciò che è nostro dovere fare e non solo su ciò che può portare fama, prestigio e onore, Shabbat Shalom.