“Quando una donna genera e partorisce un maschio…” (Vayikrà 12, 2). Su questo verso che apre la parashà di Tazrìa, il Rabbino Chaim Yosèf Azulai, noto come Chidà, fa notare che la validità futura dei figli poggia in gran parte sul merito della loro madre: le madri che santificano i propri pensieri e le proprie azioni, ottengono il merito di crescere dei figli santi e puri. Infatti le iniziali delle prime parole del 2° verso della parashà formano il termine zekhùt, cioè merito.