“..Va jakhel Moshè et col adat benè Israel vajomer alehem – E radunò Mosè tutta la congregazione dei figli di Israele dicendo loro “…
Ci sono due termini che ci fanno notare una certa solennità della situazione:”Kahal e Edà “.
I termini indicano il popolo tutto riunito lì intorno a Mosè: uomini, donne, vecchi e bambini – come avvenne alla promulgazione del Decalogo, intorno al monte Sinai.
La solennità del momento non è tanto legata alla costruzione del Mishkan quanto nel dare il resoconto di ciò che è stato fatto usando le offerte della Kehillà.
“Va jakhel” infatti è il verbo da cui deriva la parola kehillà.
La halakhà insegna che una sinagoga o una scuola o un bet ha midrash (scuola rabbinica) debbono essere costruite con la partecipazione di tutti al completo: “kehillà” ed è a questa che si deve rendere conto al termine dell’opera.
Mosè si comporta proprio così informando tutto il popolo dell’opera e della sua spesa.
Il Mishkan simboleggia l’unità di popolo.
Shabbat shalom